(Teleborsa) - La Russia è disponibile a negoziare sull'Ucraina basandosi sulle proposte del 2024 ma "non vede ancora la disponibilità di Kiev a discutere la questione territoriale". È il
messaggio lanciato da Vladimir Putin nella conferenza stampa di fine anno. Nel suo discorso il presidente russo ha elogiato i "seri sforzi di Trump per porre fine a questo conflitto" affermando che il presidente degli Usa è "sincero" nel suo tentativo di porre fine alla guerra. "Dire che rifiutiamo qualcosa o respingiamo qualcosa è inappropriato e infondato – ha affermato Putin – La palla è interamente nel campo dei nostri cosiddetti oppositori occidentali, del capo del regime di Kiev e dei loro sponsor europei".
"Il presidente Trump e io – ha aggiunto
Putin – ci siamo trovati d'accordo e abbiamo quasi concordato sulle sue proposte ad Anchorage. Quindi affermare che stiamo rifiutando qualcosa è assolutamente errato e infondato. Abbiamo ricevuto alcune proposte durante gli incontri preliminari a Mosca e ci è stato chiesto di fare alcuni compromessi. Dopo essere arrivato ad Anchorage, ho detto che queste decisioni non sarebbero state facili per noi, ma abbiamo accettato i compromessi proposti".
In tale scenario se il governo ucraino si "renderà legittimo" la Russia è pronta a prendere in considerazione l'interruzione degli attacchi in profondità in Ucraina nel giorno delle
elezioni. Attualmente – ha detto Putin – "nella zona per operazioni militari speciali si trovano circa
700mila militari russi, soprattutto giovani, compresi esponenti della generazione degli anni '90". La Russia – ha assicurato Putin – sarà in grado "di affrontare pienamente le questioni legate all'adempimento degli obblighi sociali nei confronti della popolazione, di affrontare le questioni di sviluppo nel quadro dei progetti nazionali, di raggiungere gli obiettivi di sviluppo tecnologico e di soddisfare incondizionatamente le esigenze delle forze armate. La crescita del Pil è dell'1 per cento, ma se consideriamo gli ultimi tre anni – ha dichiarato il presidente russo – la crescita complessiva è del 9,7 per cento".
L'economia e il sistema finanziario russi, ha aggiunto Putin, sono "pienamente sotto il controllo del governo e della Banca Centrale". Il debito pubblico russo, tuttavia, "nei prossimi tre anni, non dovrebbe superare il 20%".
Infine uno sguardo, severo, all'Europa. Il presidente russo ha affermato che
l'idea di utilizzare i beni russi congelati era una "rapina", affermando che i leader europei non sono riusciti a raggiungere un accordo temendo che "le conseguenze potrebbero essere davvero dure per i rapinatori". "Non importa cosa rubino, prima o poi dovranno restituirlo e, cosa più importante, andremo in tribunale per proteggere i nostri interessi. Faremo del nostro meglio per trovare una giurisdizione indipendente dal contesto politico", ha avvertito. Secondo Putin il sequestro dei beni russi in Europa minerebbe la fiducia nell'eurozona. "Ci sarebbero anche conseguenze più gravi per coloro che stanno cercando di farlo. Non si tratterebbe solo di un duro colpo alla loro immagine, ma anche di una perdita di fiducia nell'eurozona, in questo caso specifico. Il motivo è che, oltre alla Russia, molti altri paesi conservano le loro riserve auree e valutarie in Europa, così come quelli che dispongono di risorse libere», ha osservato Putin.
Sul fronte della
sicurezza la Russia insiste affinché dell'Occidente "mantenga le promesse" per quanto riguarda la Nato. "Non stiamo chiedendo nulla che non sia mai stato detto prima – ha osservato il presidente russo – stiamo semplicemente insistendo nel mantenere le promesse che ci sono state fatte e gli impegni assunti dai nostri partner occidentali". Con riferimento alla Nato, Putin ha affermato che
la Russia è stata "ingannata" e che l'Europa ha bisogno di un sistema di sicurezza affidabile. "Vogliamo raggiungere una situazione in cui un sistema di sicurezza affidabile venga costruito in Europa", ha osservato Putin, secondo il quale, lo spostamento delle infrastrutture militari verso i confini russi "è sempre stato e continua a essere una legittima preoccupazione" per Mosca.