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Non solo attese

Occhiali rosa, ma anche buoni motivi per essere costruttivi


I mercati continuano a guardare il mondo attraverso lenti rosa ma non ci sono segni di euforia tali da fare pensare che siamo in una
situazione particolarmente pericolosa. Il Trump rally aveva prodotto un posizionamento speculativo eccessivo su borse, bond, petrolio e dollaro, ben visibile nel mercato dei derivati, ma ora tutti gli eccessi sono rientrati.

Sulle borse si era creato un ingolfamento di posizioni speculative al rialzo sugli indici. Ora i derivati sono stati sostituiti con real money,
strutturalmente più solido. Sui bond si era formato il più ampio posizionamento speculativo al ribasso mai rilevato, ma ora la situazione è in perfetto equilibrio. Su dollaro e petrolio le posizioni rialziste, a un certo punto di dimensioni davvero notevoli, sono state gradualmente smontate e ora anche questi due mercati sono puliti.

Un mercato pulito non significa assenza di rischi, ovviamente, ma ci dice che il presentarsi eventuale di una sorpresa non verrebbe amplificato a dismisura da un posizionamento sbagliato del mercato.

L'assenza di euforia è evidente non solo nel posizionamento concreto, ma anche a livello di narrazione. Si passa dal tempo futuro al tempo presente. Non si dice più, o si dice molto meno, che accadranno cose meravigliose su infrastrutture, riforma fiscale e deregulation, ma si fa notare che gli utili e la crescita globale stanno andando bene in questo momento preciso. Il motore del mercato non è più la fantasia ma la realtà.

(Nell'immagine: Pierre Soulages. Ruggine e nero XXV. 1974)
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