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Gli Eurobond: le illusioni non finiscono mai

A fronte delle crescenti istanze mosse dalla necessità di fare fronte ai continui bisogni dettati dalla politica, come la rivoluzione green, dal mantenimento della competitività, la nota di Draghi che suggerisce 500mld/euro per 20 anni, la lotta alla Russia nella disperata guerra in Ucraina è stato suggerito da alcune voci della UE il ricorso all'emissione di Eurobond da fare sottoscrivere ai privati per offrire una sponda all'enorme debito che sembra incombere sulle nostre sperdute teste. Tuttavia non si potrebbe pensare a questo intervento in un momento peggiore per darne l'avvio ma come sempre le illusioni non finiscono mai forse perché come scriveva Shakespeare in "La Tempesta": Siamo fatti della stessa sostanza con cui sono fatti i sogni.

Il primo problema da affrontare è la complessiva situazione debitoria dei paesi della UE generata da una serie di molteplici danni fatti dalla rivoluzione finanziaria che ha contribuito con l'illusione della ricchezza facile ad un crescente volume di debito a livello globale ma con una maggiore estensione ai paesi occidentali; anche il debito cinese e quello del Giappone sono molto alti ma rimangono in mano agli stessi paesi e così si sottraggono più facilmente alle manipolazioni finanziarie che destabilizzano i debiti dei singoli paesi. Il debito globale del 2023, per la parte contabile risulta oltre 300.000 mld/$, accanto alla parte misurabile e trasparente vi è poi l'immane posizioni dei prodotti finanziari senza patria come i derivati, gli over the counter, i bitcoin e tanti altri che si presume siano vicino a circa 5 milioni di miliardi sempre misurati in dollari una moneta che a causa della sua infinita stampa sta perdendo il ruolo di moneta centrale negli scambi con una sua progressiva svalutazione che peggiora il quadro complessivo.

Emettere Eurobond bisogna essere consapevoli dei pericoli che corriamo in un mercato deregolamentato in mano alla speculazione finanziaria e delle diversità presenti nella UE tra i diversi paesi, ciascuno dei quali sembra ragionare solo per sé stesso, ma senza unità politica gli Eurobond rischiano di diventare una macelleria sociale. E' necessario per capire il senso di queste affermazioni vedere il senso storico di ciò che ha fatto la finanza nelle nostre vite.

Tutto questo enorme ed imperscrutabile volano finanziari ha dato il via ad una rivoluzione finanziaria quando nel 1971 il presidente Nixon ha dichiarato la fine del "gold exchange standard" con la separazione della stampa di carta moneta da un equivalente valore misurabile come l'oro; da quel momenti si è preparato il terreno per la rivoluzione finanziaria che ha totalmente cambiato gli scenari per misurare la ricchezza ed prodotto lo stravolgimento completo di molte normative di regolazione dei mercati che costituivano il punto di equilibrio della rivoluzione industriale nata e prosperata nella concorrenza. L'esempio clamoroso con cui sono state fatte saltare le normative "antitrust" è stato il salvataggio nel 2008 fatto da Ben Bernanke con i soldi pubblici le grandi banche perché too big too fail; è stato un insulto alle più elementari regole delle leggi antimonopolio a tutela della concorrenza e del mercato; in compenso Bernanke è stato insignito del premio Nobel per il suo ruolo (deregolamentante) nella finanza.
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