Siamo di fronte ad una trappola mortale perché la ricerca della scelta sembra difficile tanto da sollevare dubbi profondi sulle scelte della Fed legate all'idea di tenere sotto controllo l'inflazione che dipende solo in parte dalla domanda, ma in gran parte dall'esplosiva quantità di carta moneta che ha inondato senza limiti i mercati finanziari; per contro si solleva il rischio della recessione.
A parere di chi scrive i due fenomeni sono legati e non esiste una sola via di fuga quando il sistema nel suo complesso sta collassando. La Fed sembra sempre più "l'asino di Buridano" e si trova alle prese con un dilemma "cornuto" perché qualsiasi decisione non modifica l'entropia del sistema che hanno generato.
Un direttore di Hedge Fund,
Nick Hanauer, ha chiaramente detto:
"Se non facciamo nulla per risolvere le evidenti ingiustizie economiche, verranno a cercarci con i forconi. Nessuna società può sostenere questa crescente disuguaglianza, non c'è nessun esempio nella storia dell'uomo in cui sia stata accumulata ricchezza a questo modo ed alla fine non siano arrivati i forconi".
È proprio vero, perché
nella storia dell'uomo le società sono sempre e solo crollate per guerra o per classe e gli Usa sono l'unico Paese occidentale che non ha vissuto una vera rivoluzione sociale. Alla luce delle precedenti considerazioni non è casuale che molti ritornino a studiare il
"plusvalore" di Marx ed il
buon senso di Keynes così, oggi, l'asino di Buridano/Fed rischia davvero di morire incapace di decidere perché la verità sta in un altro campo.
"