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Una luce lontana

Tenere, comprare su debolezza, ma non rincorrere il rialzo


Alla peggio, ragiona in questo momento il mercato, si tratterà semplicemente di avere un po' di pazienza e aspettare che anche la Fed si convinca della serietà del processo disinflazionistico. Il lieto fine è comunque sicuro. Al più tardi nel 2024 (ma il mercato pensa già nella seconda metà del 2023) la Fed inizierà a tagliare i tassi. Poiché il mercato cerca sempre di anticipare, ad aspettare la Fed si rischia di dovere comprare su livelli più alti. Tanto vale dunque comprare subito.

Dal lato degli analisti si risponde facendo notare che l'inflazione non è ancora scesa in modo generalizzato. La trimmed inflation, calcolata dalla Fed di Dallas escludendo le code nella distribuzione degli aumenti di prezzo, fatica a scendere. In ogni caso, anche quando tutti gli indicatori saranno diventati rassicuranti, la Fed manterrà il piede sul freno per qualche tempo per essere certa di non ripetere l'esperienza degli anni Settanta, quando i prezzi rimbalzarono non appena la banca centrale iniziò a tagliare i tassi.

Inoltre, stando alle dichiarazioni di Powell e Bullard, la Fed avrebbe addirittura aggiunto un rialzo, per il prossimo maggio, a quelli di gennaio e febbraio che già il mercato ha scontato. E più il mercato si rilassa e anticipa i festeggiamenti, più la Fed si sente tranquilla nel proseguire coi rialzi.

Il secondo ordine di motivi che inducono gli analisti alla cautela è legato alla crescita e agli utili. Ben pochi prevedono ormai una crescita degli utili per il 2023, mentre alcuni stimano in un 10-15 per cento la possibile contrazione. Con valutazioni che, con i tassi a questi livelli, non appaiono sacrificate, lo spazio per un apprezzamento dei corsi è ben poco.
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