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Gli Eurobond: le illusioni non finiscono mai


La rivoluzione finanziaria ha modificato la natura stessa della ricchezza che ora non consiste più solo, né tanto, nell'accumulazione di beni poiché il maggiore strumento di creazione di ricchezza è diventato il debito. Il "leverage" per le imprese ed i "subprime mortgages" per i singoli hanno moltiplicato a debito le ricchezze che sono andate spesso distrutte nelle recenti crisi finanziarie che prima di essere dissipate si sono riprodotte con una partenogenesi talmente mostruosa da sembrare una pulsione di morte come ricordava sia Freud che Keynes che nella "Teoria generale" del 1936, dopo la grande depressione, aveva prospettato come soluzione finale del capitalismo, oggi diremmo finanziario, l'eutanasia del rentier.

La ricchezza ed i profitti creati con il debito hanno dato l'illusione che i debiti si possano non pagare grazie a sofisticate tecniche di ingegneria finanziaria; la ricchezza si è dematerializzata per divenire un numero o un simbolo perso in un incomprensibile sistema informatico creando la dissociazione tra proprietà e controllo nelle aziende. La rivoluzione finanziaria ha sostituito alla regolamentazione dei mercati il contratto che ha fatto sparire la proprietà reale o simbolica al punto che sono saltati i confini tra lecito ed illecito. Ma l'avere posto il mercato la cui unica regola è il contratto e teorizzato l'uguaglianza di chi vi partecipa ma così non è, l'eguaglianza non è nell'uomo ma è solo quella di ogni moneta del sistema e così il mercato stimola e premia la disuguaglianza fra gli attori del sistema stesso, non è casuale che oggi siamo in presenza di una disuguaglianza che non ha pari nella storia dell'uomo. Il mito degli uguali diventa così l' opposto del mito del mercato che fa avere il sopravvento all'ordine dell'egoismo sull'ordine degli uguali.

In questo vertiginoso caleidoscopio pensare di emettere Eurobond diventa una sfida all'ignoto ma in parte al buon senso che ispirerebbe la prudenza e non l'avvio ad azioni che andrebbero fuori controllo in un sistema senza controllo in una disperata azione senza futuro; sarebbe una corsa verso problemi ignoti ed incertezze sconosciute che incomberanno sull'economia per gli anni futuri.

La base di partenza prima di mettere il carro davanti ad i buoi è ragionare sul senso di coesione oggi non presente nell'Unione Europea, ma provare a ricostruire un sistema politico ed economico che possa aspirare ad una sua vera autonomia senza essere tirato a caso dove qualcuno lo vuole mettere; non abbiamo una governance veramente europea perché siamo eterodiretti e finiamo sempre per seguire quello che ci viene imposto. Ma senza autonomia non esiste indipendenza capacità di libera decisione ma solo una sottoposizione ad una forte coercizione che ci uccide m ci leva la lucidità per capire il senso della storia e ci fa tirare fuori da un cilindro malandato l'illusione tragica degli Eurobond.
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