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BTP Italia, Intesa: interessante sia in termini relativi che assoluti se portato a scadenza

Finanza
BTP Italia, Intesa: interessante sia in termini relativi che assoluti se portato a scadenza
(Teleborsa) - Le caratteristiche intrinseche del titolo, le previsioni di inflazione e le valutazioni di mercato "portano a ritenere interessante l'investimento nel BTP Italia sia in termini relativi rispetto al corrispondente nominale che anche in termini assoluti, in particolare in un'ottica di detenzione dei titoli in portafoglio fino alla scadenza". Lo si legge in una nota della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, pubblicata nel primo giorno di collocamento del nuovo BTP Italia.

La diciannovesima emissione del Titolo di Stato, pensato per proteggere dall'innalzamento dei prezzi i risparmiatori individuali, ha scadenza 5 anni e un rendimento reale minimo garantito del 2%, a cui andrà sommata la protezione dall’inflazione. Le principali caratteristiche sono: la rivalutazione del capitale con cadenza semestrale; l'indicizzazione all'inflazione italiana e non alla media europea; la protezione dalla deflazione non solo per il capitale ma anche per la cedola; il premio fedeltà per investitori retail che detengono il titolo fino alla scadenza.

L'inflazione media italiana (indice FOI) per la durata del titolo dovrebbe essere, secondo le previsioni di Intesa Sanpaolo, intorno al 2,2%. La cedola reale minima garantita è stata fissata a 2%. Il rendimento nominale all'emissione del BTP Italia, che si ottiene per approssimazione sommando l'inflazione attesa alla cedola reale, è pertanto in area 4,2%, si legge nella nota firmata da Fulvia Risso. Considerando che il BTP nominale corrispondente scambia poco sotto il 4,1% (4,08% alla chiusura del 3 marzo 2023), il BTP Italia offrirebbe una sorta di "premio" di circa 10pb.

In altre parole, il livello d'inflazione implicita (breakeven inflation o BEI, cioè il tasso di crescita dei prezzi sopra il quale conviene detenere il BTP Italia rispetto al nominale corrispondente) all’emissione è al 2,1%, ossia marginalmente più basso rispetto alle previsioni degli analisti per l'arco temporale di riferimento (2,2% per 5 anni) e inferiore anche all'inflazione incorporata nel corrispondente titolo indicizzato al dato europeo (in area 2,8%).

Passando alle valutazioni di mercato, viene scritto che "gli indicizzati all'inflazione, seppur anticipando un'ampia discesa dei prezzi nei prossimi anni, restano un valido strumento difensivo in un'ottica di diversificazione di portafoglio, soprattutto considerando che, recentemente, le rilevazioni sui prezzi hanno costantemente sorpreso al rialzo e lo scenario sulle dinamiche inflazionistiche resta ancora gravato da pesante incertezza".

Nel complesso, queste considerazioni portano quindi a ritenere interessante l'investimento nel BTP Italia sia in termini relativi che in quelli assoluti, anche perché detenendo i titoli fino alla scadenza si otterrebbe anche il premio fedeltà dell'8 per mille, corrispondente ad un extra-rendimento annuo di 16pb.
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