(Teleborsa) -
Dai ragazzi e ragazze convenuti agli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani, nell'ambito della Giornata Mondiale della Terra, viene
consegnato un appello nelle mani a
Mario Antonio Scino, Capo di Gabinetto del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, e
Francesco Corvaro, Inviato speciale del Governo per il Cambiamento climatico, per chiedere al G7, e in particolare all’Italia che lo guida, di imprimere una
svolta alle politiche per il clima.
L’iniziativa, organizzata da
Earth Day Italia in collaborazione con la
Regione Piemonte ed
Environment Park, ha coinvolto 500 giovani che
tra Roma, presso il Villaggio per la Terra,
e Torino, ospitati dall’Environment Park, si sono confrontati su
Energia, Economia circolare, Acqua e Azione climatica.
Il documento è stato consegnato da una
delegazione, che ha raggiunto la Reggia di Venaria a bordo di un’auto a idrogeno dell’Environment Park, composta da
Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia,
Stefania Crotta, Direttore Ambiente, Energia e Territorio Regione Piemonte,
Matteo Beccuti, AD Environment Park,
Pietro Salussoglia studente del Politecnico di Torino.
"Ci aspettiamo che al G7 e nei successivi incontri internazionali, l'Italia si impegni a promuovere una visione olistica della tutela ambientale - spiegano i ragazzi - riconoscendo la sua interconnessione con altri aspetti cruciali della società e della politica globale. Se esiste una
battaglia comune, in cui siamo tutti responsabili e tutti dobbiamo unirci, è quella per il clima.
L'individuo non può più essere solo destinatario delle politiche ambientali, ma deve diventare un
co-attore per il cambiamento. È solo attraverso la
collaborazione e l'azione congiunta che possiamo costruire un futuro sostenibile per tutti. È dunque l’ora di un’azione decisa e pacifica per il clima e il nostro Pianeta".
Un pensiero particolare i giovani lo hanno rivolto ai
migranti climatici, sempre più numerosi ma ancora scarsamente riconosciuti dal diritto internazionale. "Le migrazioni climatiche sono il risultato di una complessa interazione tra cambiamenti ambientali, conflitti armati, povertà e violazioni dei diritti umani. - affermano - Mentre i cambiamenti climatici non sono generalmente accettati come motivo valido per richiedere asilo, esiste una chiara correlazione tra crisi climatica e movimenti forzati di popolazione".
Focus anche sul tema dell'acqua, fortemente connesso con quello dei cambiamenti climatici e con
forti implicazioni sociali, ambientali ed economiche. Per questo i giovani hanno chiesto di
agire con un approccio integrato che comprenda un miglioramento dei sistemi di approvvigionamento, trattamento e distribuzione, investimenti per il potenziamento e la costruzione di infrastrutture idriche soprattutto nelle aree marginali e rurali. Si chiede inoltre di
investire nella protezione degli ecosistemi idrici, come fiumi, laghi e zone umide. Ma soprattutto i ragazzi chiedono di
considerare l'acqua un diritto umano fondamentale, un bene comune e non una merce soggetta a logiche di mercato.
Sul fronte dell'
energia, si chiede una
rapida transizione verso un sistema energetico basato sulle
energie rinnovabili, ma accanto agli investimenti in nuovi impianti si rileva la necessità di
investire nella ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie per l’accumulo dell'energia e l’ottimizzazione dell'efficienza energetica. Ampliando la prospettiva si ritiene cruciale
promuovere a livello europeo una normativa chiara e uniforme per creare un ambiente favorevole agli investimenti nel settore delle energie pulite. Importante anche la
riformulazione della carbon tax in modo da colpire le multinazionali che non adottano pratiche sostenibili.
A proposito dell'
economia circolare, la richiesta è quella di promuovere una
cultura del consumo consapevole e responsabile, autonoma e collettiva allo stesso tempo, investendo contemporaneamente nella
ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, nell'
aggiornamento delle infrastrutture esistenti e nella formazione del personale per l’adozione di pratiche circolari. Utile l’uso di piattaforme digitali e nuove tecnologie per
migliorare la trasparenza e la tracciabilità lungo tutta la catena del valore, consentendo una migliore gestione delle risorse, una maggiore responsabilità e un migliore scambio tra le imprese.
Riguardo all'
azione climatica, occorre promuovere a livello internazionale un
dialogo aperto e costruttivo tra le diverse parti interessate, creando spazi di discussione e
collaborazione in cui le differenze ideologiche possano essere superate a favore di obiettivi comuni. È necessario
rivedere e rafforzare le politiche incentivanti, garantendo che siano mirate, basate su dati concreti e adeguatamente finanziate. Inoltre, è essenziale
coinvolgere attivamente la società civile e le comunità locali nei processi decisionali per garantire che le politiche siano realmente rispondenti ai bisogni e alle aspirazioni della popolazione. È essenziale creare spazi di discussione e di confronto basati su evidenze scientifiche al fine di contrastare la diffusione della disinformazione e delle fake news. Infine è fondamentale un
approccio basato sulla solidarietà e sull'inclusione per garantire un futuro sostenibile e giusto per tutti e una cooperazione internazionale multidimensionale, trasversale e specifica che comprenda la protezione legale dei rifugiati climatici.