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La "morsa" delle banche stringe sui risparmiatori

Giulio Tremonti
Mentre il Governo italiano ribadisce la non necessarietà di nazionalizzare le banche nostrane, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha firmato il decreto che dà il via libera alla sottoscrizione, da parte del Tesoro, dei cosiddetti "Tremonti Bond", obbligazioni emesse dagli istituti italiani, con l'obiettivo di liberare liquidità da indirizzare verso l'attività produttiva e, di conseguenza, garantire agli stessi maggior patrimonializzazione.

Come contropartita queste pagheranno una cedola annuale iniziale compresa fra il 7,5 e l'8,5% per i primi anni, per poi crescere gradualmente.
Si impegneranno a favorire il credito alle imprese, soprattutto piccole e medie, e alle famiglie.

Più specificatamente, gli impegni che il Tesoro richiede sono: il contributo finanziario per rafforzare la dotazione del fondo di garanzia per le PMI; l'aumento delle risorse da mettere a disposizione del credito alle piccole e medie imprese, dei lavoratori in cassa integrazione o percettori di sussidio di disoccupazione oltre alla sospensione, per casi di accertata difficoltà, del pagamento della rata di mutuo per almeno 12 mesi.

Lo scorso mese, lo stesso Ministro dell'Economia, Tremonti, intervenendo ad un convegno, tenutosi a Cremona, sulla vari temi di finanza ed economia globale ha detto:

"A crisi finita, a fianco dei monumenti ai caduti, nelle piazze italiane, dovrà essere eretto un monumento alla figura eroica delle famiglie risparmiatrici italiane".

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