Facebook Pixel
Milano 18-mar
33.940,96 0,00%
Nasdaq 18-mar
17.985,01 +0,99%
Dow Jones 18-mar
38.790,43 +0,20%
Londra 18-mar
7.722,55 -0,06%
Francoforte 18-mar
17.932,68 -0,02%

Futuro senza Banche, Banche senza Futuro

Transazioni digitali da una parte, e Lotteria Universale dall'altra

C'è un vento strano in Europa, che stravolge istituzioni storiche ed ancor più radicati comportamenti sociali. Le riforme strutturali dilagano, proclamate o sottaciute: viene messa in discussione la tradizionale funzione della banca di deposito, con la remunerazione del risparmio e la centralità del credito, e soprattutto l'attesa di interessi e rendite che maturano col tempo.

Non è tutto casuale.

Sono tutti sintomi di una rivoluzione più complessiva che riguarda la creazione e la conservazione della ricchezza, la funzione della riduzione del rischio affidata all'istituzione bancaria, la natura fruttifera del denaro, che comporta storicamente un premio per l'astenersi dall'utilizzo del proprio ed un prezzo per l'utilizzazione dell'altrui. La Banca tradizionale che raccoglie il denaro per impiegarlo nel credito alla produzione.

La moneta, ancor più, ha perso da tempo la sua consistenza e copertura metallica, con un valore ormai esclusivamente fiduciario. Se il biglietto di banca è stato pure esso sostituito dalla mera scrittura contabile, la immissione di liquidità per ragioni di politica monetaria, avviene ormai attraverso canali prevalentemente non bancari.

Rimane, chissà per quanto ancora, un monopolio legale della Banca centrale sulla moneta. Questa si dematerializza come la ricchezza, che ha abbandonato da tempo gli stereotipi della accumulazione dei beni materiali.

Sono le conseguenze, in questo settore, della violenta torsione cui viene continuamente sottoposta l'organizzazione sociopolitica dell'Occidente, e soprattutto la sua struttura economica e finanziaria. Serve una riflessione prospettica: non basta soffermarsi sulla distanza che ci separa dagli schemi del passato.

Se è tornata in qualche modo dubitabile la prospettiva di uscire definitivamente dal Novecento, secolo caratterizzato dal prevalere dei Nazionalismi radicali, altre tendenze si stanno consolidando in un modo che appare irreversibile.
Altri Editoriali
```