Il comportamento debole di un Presidente americano, di fronte ad un attacco subito all'estero, si paga duramente: ci troviamo in un anno elettorale, ed è per questo che Trump ha reagito ordinando il raid aereo. Non può permettersi alcuna debolezza, di fronte al consolidarsi delle relazioni tra Iran, Cina e Russia da una parte, ed al tentativo di Teheran di allargare la propria area di influenza in Irak.
Caduto il Comunismo sovietico, la Russia ha riannodato i rapporti con la Chiesa Ortodossa. La ragion fondamentale che avrebbe dovuto tenere distante l'Iran dalla Russia è venuto meno. Nel frattempo, i Paesi arabi in cui vivono i Sunniti sono sempre più divisi tra di loro: l'
Egitto è stato divorato per anni dal conflitto con i Fratelli Musulmani, che sono sostenuti dalla Turchia; l'
Arabia Saudita è in piena transizione, il conflitto nello
Yemen rimane endemico, il
Qatar fa squadra a sé, come gli EAU. La
Turchia ha mire neo Ottomane: presidia il Nord della Siria per controllare i Curdi che rivendicano autonomia, oscilla in continuazione tra la Nato e le intese petrolifere con la Russia, pretende di riservarsi un'area di sfruttamento minerario al largo di Cipro a danno della Grecia, ed ora interviene in Libia a sostegno del governo legittimo ma assai debole di Tripoli.
Non c'è dunque alcun fronte Sunnita che si opponga alla dinamica Sciita che parte dall'Iran e che si protende verso l'Irak e la Siria.
Gli
Europei, ed in particolare la Francia, la Germania e l'Inghilterra,
subiscono le conseguenze delle decisioni americane sull'Iran, per via delle sanzioni che si estendono a chiunque violi l'embargo deciso da Washington.
Non c'è più un Occidente coeso. Non c'è neppure un'Europa capace di darsi obiettivi autonomi in politica estera. Cina e Russia assistono all'implodere di un sistema di relazioni internazionali in cui l'America è sempre più sola nel sostenere il suo ruolo di superpotenza, e deve usare la forza militare, ancora una volta, come sempre.
L'Occidente evapora, mentre si rafforzano i legami tra Iran, Cina e Russia.Da Trump, una spallata solitaria a Teheran.
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