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La spending review solleva polemiche prima ancora di nascere

Economia, Politica
La spending review solleva polemiche prima ancora di nascere
(Teleborsa) - Al rush finale sulla spending review, che vedrà oggi, i ministri interessati scendere in campo per razionalizzare la spesa con i tagli, mentre domani l'appuntamento dell'Esecutivo sarà con le parti sociali.

E mentre si ipotizzano i tagli che andranno a colpire principalmente gli acquisti di beni e servizi, il pubblico impiego, le società pubbliche, le Province, i Tribunali e le Prefetture, già si sollevano le prime obiezioni.

Il segretario generale della UIL, Luigi Angeletti, lo dice chiaramente: se fossero confermati i rumors sui tagli al settore pubblico i sindacati non staranno lì a guardare senza fare nulla."Non possiamo accettare una soluzione in cui gli unici a pagare sarebbero piu' deboli", ha detto Angeletti che per questo non esclude quindi il ricorso allo sciopero.

Anche la CISL è pronta allo sciopero generale qualora, nell'ambito dei provvedimenti di revisione della spesa, il governo varasse tagli "senza criterio" sui dipendenti pubblici.

Ad annunciarlo in una intervista a Tgcom24 il segretario generale del sindacato, Raffaele Bonanni.

Parlando della spesa pubblica è scesa in campo la Confesercenti che invita l'Esecutivo ad "alzare il tiro, senza limitarsi a pochi tagli. Quello che serve è una vera e propria rivoluzione della spesa pubblica, finalizzata a ridurre il carico fiscale". Si legge in una nota della Confederazione degli esercenti.
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