(Teleborsa) - Restituire alla politica quel ruolo di servizio per il bene comune che ha colpevolmente perso negli anni e far uscire l'Italia da una fase di transizione in cui ristagna da troppo tempo.
Sono questi alcuni dei presupposti che hanno spinto Corrado Passera a dare vita a
Italia Unica, una "proposta politica aperta per ricostruire un patto di fiducia con gli italiani e rimettere in moto il nostro Paese".
L'annuncio è arrivato ieri dal palco dell'Aranciera di San Sisto a Roma. Il banchiere, manager e politico, ministro dello Sviluppo del governo Monti, ha spiegato che per ridare energia agli italiani servono 400 miliardi di euro.
"Serve mobilitare almeno 400 miliardi, mettendo soldi veri in tasca alle famiglie e alle imprese, riavviando investimenti, senza mettere a rischio i conti pubblici, ma adottando le migliori esperienze internazionali", ha detto Passera illustrando il programma di Italia Unica.
La collocazione politica del neonato partito? Né a destra, né a sinistra. Non schierato, dunque, e privo di finanziamenti pubblici.