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La fecondazione eterologa sarà per tutti: gratuita ma con paletti

Salute e benessere
La fecondazione eterologa sarà per tutti: gratuita ma con paletti
(Teleborsa) - Arriva il primo via libera delle Regioni alla fecondazione "eterologa", quella cioè che viene attuata con la donazione di ovuli e di spermatozoi di un soggetto esterno alla coppia.

L'eterologa, un argomento che è stato a lungo un tabù in Italia, si è imposta di prepotenza ad aprile dopo la decisione epocale della Consulta, che ha dichiarato l'illegittimità che ne vietava la pratica.

Successivamente, si sono moltiplicate le domande per questo tipo di fecondazione, ma occorrevano delle linee guida, che le Regioni hanno appunto predisposto. E' stato dunque predisposto il documento tecnico con le linee guida, grazie all'accordo di tutte le Regioni, che ora passerà all'esame dei Presidenti delle Regioni.

Gratuità e paletti. La fecondazione eterologa potrà essere gratuita o con il pagamento del ticket, quindi accessibile a tutti, ma vi sono anche delle condizioni: la coppia dovrà avere lo stesso colore del donatore, la donna fecondata dovrà essere in età fertile (non più di 43 anni), il donatore dovrà avere un'età di 18-40 anni e la donatrice di 20-35 anni, il donatore dovrà beneficiare dell'anonimato, fatta salva la possibilità concessa all'individuo nato da eterologa di conoscere l'identità del padre o madre biologici una volta compiuti i 25 anni di età.

E' prevista anche l'istituzione di un Registro dei donatori, oltre ad una serie di esami che il donatore dovrà effettuare per avere la possibilità di cedere l'ovulo o il seme. Un punto ancora irrisolto è quello relativo al carico economico per le strutture pubbliche, giacché il costo della procedura si aggira sui 2.500-3.200 euro e sarà a carico del Servizio sanitario regionale.

"Le Regioni fanno bene a lavorare insieme per trovare una linea comune, ma una legge è necessaria" ha commentato il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, ricordando l'importanza di un'armonizzazione a livello nazionale.
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