(Teleborsa) - La
Germania e i suoi alleati europei hanno nuovamente alzato la pressione sulla Grecia. Affinché accetti le loro condizioni per rimanere nell’euro.
Un accordo sulla proroga del
programma di salvataggio della Grecia, che scade alla fine del mese di febbraio, sembra improbabile, ha detto un funzionario dell'Unione europea. Ciò porterebbe ad ulteriori colloqui, domenica o lunedì, prima di prendere una decisione definitiva.
Senza gli aiuti programmati, il governo di
Atene rischia di rimanere a corto di denaro già dal prossimo mese. Piegandosi invece alle richieste tedesche,
Tsipras, che ha promesso di porre fine al programma di austerità predisposto dalla
Troika (FMI-BCE-UE), rischia serie ripercussioni interne.
"Per la Germania, i Paesi Bassi e gli altri membri dell’euro blocco filo-tedeschi, sarà dura insistere sulle Grecia affinché Atene ripaghi la solidarietà dimostrata dagli Stati membri, pur in virtù del rispetto delle condizioni del programma di aiuti, sottoscritte dal governo Samaras”, ha detto il
ministro delle Finanze di Malta, Edward Scicluna. "I membri dell’eurogruppo hanno raggiunto una comune intesa secondo cui se la Grecia vuole veramente lasciare, può andarsene”.
In una richiesta formale inoltrata ieri dal ministro delle Finanze greco
Yanis Varoufakis, Atene aveva detto che avrebbe accettato le condizioni finanziarie e procedurali del contratto esistente, chiedendo comunque una
proroga di sei mesi.