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Borse europee chiudono incerte. Si teme una stretta della Fed

Commento, Finanza
Borse europee chiudono incerte. Si teme una stretta della Fed
(Teleborsa) - Si chiude all'insegna della prudenza la seduta delle borse europee e di Piazza Affari, che hanno rallentato il passo dopo la partenza negativa di Wall Stret, dove l'indice S&P-500 prosegue le contrattazioni in calo.

Questa mattina le borse erano apparse piuttosto allegre, in scia alla riunione della BCE ed ai dettagli del piano di quantitative easing, annunciati da Draghi in conferenza stampa. UN certo buonumore aveva accompagnato anche la pubblicazione del dato sul PIL dell'Eurozona, ma poi è sopraggiunto quello sul mercato del lavoro americano, che ha alimentato l'attesa di un rialzo dei tassi di interesse.

Per tutta risposta c'è stato un crollo del cambio Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un calo dell'1,54% a 1,086. Giornata da dimenticare per l'oro, che scambia a 1.173,1 dollari l'oncia, ritracciando del 2,07%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 49,83 dollari per barile, in forte calo dell'1,83%.

E' proseguito il ridimensionamento dello Spread a 92 punti base, con un calo di 4 punti rispetto a ieri, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,32%.

Tra i mercati del Vecchio Continente, giornata moderatamente positiva per Francoforte, che sale di un frazionale +0,41%, calo deciso per Londra, che segna un -0,71%, mentre chiude cauta Parigi, che mostra una performance pari a +0,02%.

Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,16% sul FTSE MIB, mentre, al contrario, si registra un piccolo scatto in avanti per il FTSE Italia All-Share, che arriva a 23.926 punti. In rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+1,28%), come il FTSE Italia Star (1,9%).

Il controvalore odierno degli scambi in Borsa di Milano resta attorno ai livelli della vigilia: dai dati di chiusura, risulta infatti che il controvalore totale è stato pari a 3,45 miliardi di euro, con una variazione del 2,20%, rispetto ai precedenti 3,53 miliardi; i contratti si sono attestati a 311.851, rispetto ai precedenti 297.179.

Su 221 titoli trattati in Piazza Affari, 70 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 134. Invariate le rimanenti 17 azioni.

Si distinguono a Piazza Affari i settori Media, con un +1,75% sul precedente, Assicurativi (+1,55%) e Vendite al dettaglio (+1,48%). Sul lato opposto della classifica, sensibili ribassi si sono registrati sui settori Utility (-1,23%), Petroliferi (-0,74%) e Telecomunicazioni, che ha riportato una flessione di 0,54%.

Tra le migliori Blue Chip vi sono le banche, come Banca Mps, che vanta una marcata risalita del 4,42%. Exploit di Banca Popolare di Milano, che mostra un rialzo del 2,12%

Brilla YOOX, con un forte incremento (+4,26%), di riflesso ad una promozione a "buy".

Ottima performance per Moncler, che registra un progresso del 3,51%, proseguendo il rally in scia ai conti.

Tra i peggiori vi sono gli energetici, con Snam che chiude in flessione del 2,21%, dopo l'incidente al gasdotto abruzzese.

Sotto pressione anche Enel, con un forte ribasso dell'1,21%, ed Enel Green Power, che evidenzia una perdita dell'1,17%, dopo aver smentito i rumors di delisting a Madrid.

Si muove in ribasso Terna, con un decremento dell'1,13%.

Fra le mid cap è in primo piano Brembo (+5,59%), grazie a risultati largamente positivi.

Acquisti a piene mani su Danieli, che vanta un incremento del 5,29%.

Effervescente Saras, con un progresso del 4,81%.

Incandescente Anima Holding, che vanta un incisivo incremento del 4,79%.

Tra i più forti ribassi, invece, vendite a piene mani su Geox, che soffre un decremento del 3,23%.

Da segnalare gli editoriali, in particolare RCS Mediagroup (+2,7%) e Mondadori (+7,4%), che hanno festeggiato l'avvio delle trattative in esclusiva per la compravendita della divisione Libri.


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