(Teleborsa) - L'economia della Russia saluta il 2015 con un pesante segno meno.
L'agenzia di statistica nazionale Rosstat ha infatti certificato una
caduta del PIL del 3,7% dopo il +0,7% strappato nel 2014.
Un risultato, questo, quanto mai atteso alla luce delle
sanzioni imposte a Mosca dall'Occidente per il suo coinvolgimento nel conflitto ucraino, ma soprattutto del
crollo delle quotazioni del petrolio.
Secondo il Ministro dell'Economia
Alexey Ulyujayev, a fine anno le tendenze ribassiste sembrano aver lasciato il Paese. Tuttavia secondo gli analisti il PIL russo dovrebbe contrarsi ulteriormente nel 2016 a causa del mini greggio.