(Teleborsa) - L'agenzia di rating
Standard & Poor's ha confermato il rating AA+ degli Stati Uniti, con un oulook stabile.
Lo annuncia l'agenzia americana, ritenendo che le sue
istituzioni sono sufficientemente solide da affrontare il "ciclone" Trump, ovvero la "mancanza di esperienza" e "l'incertezza" legate
all'elezione del nuovo Presidente, che non è un politico di professione.
Secondo S&P, "pesi e contrappesi stabiliti da tempo, del robusto sistema istituzionale Usa, consentiranno l'attuazione delle politiche dell'amministrazione Trump".
L'agenzia ricorda poi
punti di forza che consentono agli USA di mantenere un rating fra i più elevati - valuta forte, elevato livello di diversificazione, robustezza e flessibilità al tempo stesso - ed i
fattori di debolezza, quali l'elevato livello del debito pubblico e l'incertezza sulla sua traiettoria.
La reazione dei mercati è stata istantanea:
il dollaro continua a rafforzarsi sul mercato valutario (Forex), spingendo la valuta unica ai minimi da due settimane sotto la soglia di 1,09 USD, con scambi a 1,0889. Un movimento che sublima il trend avviato ieri sera, dopo che la valuta unica era schizzata sino a 1,13 la notte precedente, in risposta all'elezione di Trump.
Stesso discorso per il
Treasury, che continuano a crollare, facendo schizzare i rendimenti: il rendimento del T-bond decennale è balzato
sopra la soglia psicologica del del 2% ai massimi dell'anno. Questa è la risposta alla prospettiva della politica di finanziamento della
spesa pubblica in deficit annunciata da Trump e, quindi, di un quasi certo
rialzo dei tassi da parte della Fed a dicembre, in risposta alla prospettiva di una impennata inflazionistica.