(Teleborsa) -
Si deteriora il clima di fiducia di imprese e consumatori a novembre, forse anche per
l'incombere del prossimo referendum costituzionale e delle incertezze economico-politiche. Lo segnala l'ultimo sondaggio condotto dall'
Istat, secondo cui il sentiment dei
consumatori scende leggermente a quota
107,9 dal 108 di ottobre.
Tra le componenti del clima di fiducia dei consumatori, il
clima economico si mantiene sostanzialmente stabile, mentre la
componente futura registra una diminuzione riportandosi sul livello medio del periodo luglio-agosto (da 114,3 a 113,7). Dopo i cali registrati negli ultimi tre mesi, in novembre sia il
clima personale sia quello corrente migliorano: la componente personale aumenta da 100,5 a 101,3 e quella corrente passa da 102,8 a 103,7.
Più nel dettaglio, i giudizi dei consumatori riguardo la
situazione economica del Paese scendono lievemente, così come le
aspettative il cui saldo si attesta sul valore più basso registrato da marzo 2014. Le opinioni sull'andamento dei
prezzi al consumo, espresse su un arco temporale di 12 mesi (giudizi sui 12 mesi passati e aspettative per i prossimi 12 mesi), sono orientate alla diminuzione. Infine, diminuiscono le aspettative sulla
disoccupazione: il saldo raggiunge il valore più basso dallo scorso giugno.
Si deteriora anche il clima delle imprese:
l’indice composito del clima di fiducia delle imprese scende da 101,7 a 101,4., mentre la
fiducia delle imprese della manifattura peggiora a 102 da 102,9 (
dato rivisto da un preliminare di 102,4). Peggiorano un po' tutti i settori - servizi di mercato da 106,6 a 105,2, costruzioni da 125,8 a 124,2 - eccetto che nel
commercio al dettaglio l’indice sale da 101,6 a 106,5.
Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nel comparto
manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini, mentre aumentano le attese sulla produzione. Il saldo dei giudizi sulle scorte rimane stabile. Nel settore delle
costruzioni, migliorano i giudizi sugli ordini, mentre si segnala un diffuso peggioramento delle aspettative sull'occupazione. Nei
servizi, si deteriorano i giudizi sul livello degli ordini e le attese sull'andamento generale dell’economia, mentre il saldo delle attese sugli ordini rimane stabile a quota 5. Nel
commercio al dettaglio migliorano sia i giudizi sulle vendite correnti sia le attese sulle vendite future ed il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino diminuisce.