(Teleborsa) -
Le principali borse europee avviano gli scambi con segni negativi complici i timori degli investitori sulla capacità dell'amministrazione Trump di avanzare nella sua agenda politica. A riacutizzare i dubbi è stata la
decisione del Presidente statunitense di "silurare" il capo strategist della Casa Bianca, Stephen Bannon. Il licenziamento, di per sé non ha colto di sorpresa i mercati, ma ha alimentato le
preoccupazioni che Trump non sia capace di adempiere alle promesse economiche fatte in campagna elettorale.
L'attenzione degli addetti ai lavori, resta puntata questa settimana sul simposio di Jackson Hole dove saranno presenti i principali banchieri centrali tra cui il
governatore della Federal Reserve, Janet Yellen, che potrebbe far chiarezza sulle prossime mosse della banca americana. Presenzierà inoltre il
presidente della BCE, Mario Draghi, che interverrà anche mercoledì dalla Germania.
Lieve calo dell'
Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,174.
Nessuno spunto di rilievo dall’agenda macroeconomica odierna mentre nel corso della
settimana si attendono dati importanti fra cui gli indici tedeschi Zew e IFO, i Markit
PMI dell’Eurozona e degli Stati Uniti e i
PIL di Germania e Regno Unito.
Lieve aumento dell'
oro, che sale a 1.287,5 dollari l'oncia. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 48,46 dollari per barile. Occhi puntati sulla
riunione tecnica dei paesi OPEC a Vienna, nella quale si discuteranno
nuovi tagli alla produzione di greggio.
Invariato lo
spread, che si posiziona a 160 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 2,02%.
Nello scenario borsistico europeo si muove sotto la parità
Francoforte, evidenziando un decremento dello 0,37%. Andamento cauto per
Londra, che mostra una performance pari a -0,05%. Contrazione moderata per
Parigi, -0,42%.
A Milano, il
FTSE MIB è sostanzialmente stabile e si posiziona su 21.799 punti.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, vola
Fiat Chrysler, con una marcata risalita del 3,46%. Sulla sua scia, è ben comprata
Exor, che segna un forte rialzo dell'1,72%. A spingere gli acquisti, sono le indiscrezioni portate avanti dal sito USA, Automotive News, secondo cui
il produttore cinese di Suv Great Wall sarebbe interessato ad acquistare il marchio Jeep da FCA.
I più forti ribassi, invece, si verificano su
Yoox, che continua la seduta con -0,84%.
Tra i finanziari, sottotono
UnipolSai che mostra una limatura dello 0,77%.
Dimessa
Brembo, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
Inwit (+2,02%),
Zignago Vetro (+1,62%),
ASTM (+1,07%) e
Juventus (+0,92%). Le peggiori performance, invece, si registrano su
Credem, che ottiene -1,30% dopo che Banca IMI ne ha ridotto la raccomandazione da add a hold.