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Fed: tutto fermo sui tassi. Da ottobre pronta a ridurre acquisto di asset

La Federal Reserve spiega: nuovo rialzo entro dicembre. Riviste al rialzo le stime del PIL 2017

Economia
Fed: tutto fermo sui tassi. Da ottobre pronta a ridurre acquisto di asset
(Teleborsa) - Nessuna sorpresa dalla Federal Reserve che, come atteso ha lasciato il costo del denaro invariato in un intervallo tra 1 e 1,25%, come deciso nella riunione di giugno.

Il Federal Open Market Committee, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana, ha dunque deciso di rimandare la terza stretta dell'anno, aprendo alla possibilità di un giro di vite a dicembre.

A fronte di prospettive economiche che restano "altamente incerte", ha riferito la presidente Janet Yellen, il previsto percorso di aumento graduale dei tassi di interesse resta sostanzialmente invariato.

Come ci si aspettava, la Fed ha annunciato le tempistiche e il ritmo di riduzione dell'attuale piano di acquisto di asset da 4.500 miliardi di dollari varato per contrastare la grande crisi del 2008.

La banca centrale americana inizierà la graduale riduzione a ottobre, mese in cui smetterà di reinvestire i proventi dei bond acquistati durante la crisi che arriveranno a maturazione nell'acquisto di nuovi bond, ma comincerà a lasciare scadere 10 miliardi di dollari di titoli al mese, senza reinvestirli. La manovra di progressiva riduzione dell'ammontare di titoli in bilancio della Fed inizierà, quindi al ritmo di 10 miliardi di dollari al mese, a partire da ottobre e proseguirà in lenta accelerazione fino a raggiungere un massimo di 30 miliardi di dollari al mese di titoli che non verranno rinnovati a scadenza, ha spiegato presidente Janet Yellen. Questo per quanto riguarda i treasuries. Il presidente della Fed ha poi spiegato che sulle emissioni di altre agenzie statunitensi il ritmo massimo di riduzione mensile sarà di 20 miliardi di dollari.

Riviste al rialzo le stime per l'economia. Nel dettaglio, per l'anno in corso, la Banca Centrale americana attende una crescita del prodotto interno lordo al 2,4%, mentre a giugno aveva parlato del 2,2%. Quest'anno il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 4,3%, come la stima precedente. Ferme invece le stime sul PIL del 2018, mentre migliora la view sul mercato del lavoro.










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