Milano 23-dic
44.607 0,00%
Nasdaq 24-dic
25.656 0,00%
Dow Jones 24-dic
48.731 +0,60%
Londra 24-dic
9.871 0,00%
Francoforte 23-dic
24.340 0,00%

La lentezza della giustizia costa 40 miliardi di euro, pari a 2,5 punti di PIL

Lo dice lo studio Cer-Eures "Giustizia civile, imprese e territori" presentato oggi a Roma da Confesercenti

Economia
La lentezza della giustizia costa 40 miliardi di euro, pari a 2,5 punti di PIL
(Teleborsa) - Lentezze ed inefficienze della giustizia costano all'economia italiana 2,5 punti PIL, pari a circa 40 miliardi di euro. A tanto ammontano le risorse recuperabili se la giustizia civile si allineasse sui tempi di quella tedesca. E gli effetti non si limiterebbero al PIL: una giustizia più rapida creerebbe anche 130 mila posti di lavoro in più e circa mille euro all'anno di reddito pro-capite, con effetti positivi anche sull'erogazione di credito e la sicurezza percepita di imprese e famiglie.

E' quanto emerge dallo studio Cer-Eures "Giustizia civile, imprese e territori", presentato oggi a Roma da Confesercenti nel corso del convegno "Giustizia, Sicurezza, Impresa".

Nonostante i progressi segnati negli ultimi anni, l'efficienza della giustizia civile italiana appare ancora lontana dagli standard degli altri Paesi europei. In media, in Italia, i tempi per arrivare ad una sentenza nelle procedure civili raggiungono i 991 giorni: più del doppio delle medie registrate in Spagna (510 giorni), Germania (429 giorni) e Francia (395 giorni).

Il grado di efficienza della giustizia civile presenta inoltre profonde differenze sul territorio nazionale. A livello regionale, la differenza fra Amministrazione più efficiente e meno efficiente si avvicina a 1.300 giorni, mentre a livello provinciale, tale differenza sfiora i 6.000 giorni. La lentezza della giustizia sembra dunque accompagnare il divario di sviluppo che continua a caratterizzare l'economia italiana.


Condividi
```