(Teleborsa) - Il difficile percorso di
uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea potrebbe essere ad un punto di svolta.
Dopo mesi di negoziati e trattative, venerdì 8 dicembre la Commissione europea ha raccomandato al Consiglio UE "di constatare che sono stati compiuti
progressi sufficienti nella prima fase dei negoziati condotti con il Regno Unito a norma dell'articolo 50".
I progressi riguardano
tre temi prioritari per passare alla fese due delle negoziazioni (quelle relative agli accordi commerciali): diritti dei cittadini, dialogo su Irlanda/Irlanda del Nord e liquidazione finanziaria.
Per quanto riguarda i
diritti dei cittadini, il negoziatore della Commissione ha assicurato che "i cittadini dell'UE che vivono nel Regno Unito saranno tutelati nella loro scelta di vita: anche dopo l'uscita del Regno Unito dall'Unione, i cittadini dell'UE che vivono in tale paese e i cittadini britannici che vivono nell'UE a 27
manterranno gli stessi diritti".
La Commissione si è altresì accertata che le procedure amministrative siano poco onerose finanziariamente e semplici per i cittadini dell'UE nel Regno Unito.
Riguardo alla
liquidazione finanziaria, "il Regno Unito ha convenuto che gli impegni assunti dall'UE a 28 saranno onorati dall'UE a 28, Regno Unito compreso".
Nella nota di Bruxelles, tuttavia, non si fa accenno alla cifra precisa della cosiddetta "
Brexit bill", che secondo le stime dovrebbe aggirarsi attorno ai 60 miliardi di euro.
Riguardo alla
frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord, il Regno Unito ha riconosciuto la peculiarità della situazione irlandese e "ha assunto
impegni rilevanti per evitare che sia eretta una frontiera fisica".
Spetta ora al
Consiglio europeo del 15 dicembre 2017 stabilire se i progressi sono davvero sufficienti per passare alla seconda fase negoziale.
Se il Consiglio valuterà che sono stati compiuti progressi sufficienti, i negoziatori della Commissione europea e del governo del Regno Unito cominceranno a redigere un
accordo di recesso basato sull'articolo 50 del trattato sull'Unione europea (TUE), muovendo dalla relazione comune e dall'esito dei negoziati sulle altre questioni.
La Commissione è pronta, non appena gli Stati membri avranno confermato la sua valutazione, ad avviare immediatamente i lavori sulle eventuali disposizioni transitorie e ad aprire discussioni esplorative sulle future relazioni tra l'Unione europea e il Regno Unito.