(Teleborsa) - Le quotazioni di petrolio hanno avviato l'ottava all'insegna della debolezza pur rimanendo vicino ai massimi di tre anni.
Il future sul
Brent di Londra scambia a 69,27 dollari al barile con un calo dello 0,11% mentre il derivato USA,
WTI, sale timidamente dello 0,05% a 64,33 dollari.
Secondo gli addetti ai lavori, il recente rally dei prezzi del greggio potrebbe esaurirsi nel breve termine, a causa dell'aumento della produzione in Nord America.
Secondo gli ultimi dati dall'
EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, le
scorte di petrolio nella settimana terminata il 5 gennaio 2018 sono risultate in discesa di 4,9 milioni a fronte di un calo più contenuto di 3,9 milioni stimato dal consensus.
Baker Hughes, società di servizi petroliferi, invece, ha fatto sapere che le società statunitensi hanno
aggiunto 10 impianti di trivellazione portando il totale a 757, segnando il
maggior incremento da giugno scorso.