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Il super euro mette di cattivo umore le Borse europee ma non Milano

Piazza Affari ha chiuso in territorio positivo grazie all'ottima impostazione delle banche

Commento, Finanza
Il super euro mette di cattivo umore le Borse europee ma non Milano
(Teleborsa) - Il super euro mette di malumore le Borse europee ma non Piazza Affari, che riesce a terminare con il segno più grazie ai forti acquisti sulle banche.

Nella conferenza stampa che ha seguito il meeting dei politica monetaria della Banca Centrale Europea - conclusosi, come da attese, con la conferma dello status quo - il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi ha usato toni molto accomodanti e, soprattutto, non ha preso posizione circa l'attuale fiammata della moneta unica. Cosa, questa, che ha portato il cross euro/dollaro sopra quota 1,25 - salvo poi ripiegare fino a 1,249 - mettendo di malumore molti mercati del Vecchio Continente.

Di scarso aiuto l'avvio in verde di Wall Street dove, al contrario, il mini dollaro viene visto di buon occhio, come dichiarato ieri dal Segretario al tesoro Mnuchin.

Tra le commodities nessuna variazione significativa per l'oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.360,9 dollari l'oncia, mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) avanza a 66,04 dollari per barile.

Torna a salire lo spread, attestandosi a 135 punti base, con un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,96%.

Nello scenario borsistico europeo vendite su Francoforte, che registra un ribasso dello 0,87%. Sottotono Londra che mostra una limatura dello 0,36%, e dimessa Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.

Piazza Affari archivia la giornata con un guadagno frazionale sul FTSE MIB dello 0,41%; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 26.152 punti. Leggermente negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,28%), come il FTSE Italia Star (-0,8%).

Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 3,37 miliardi di euro, con un incremento di ben 796,2 milioni di euro, pari al 30,97%, rispetto ai precedenti 2,57 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 2,17 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,04 miliardi.

Su 225 titoli trattati in Borsa di Milano, 124 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 87. Invariate le rimanenti 14 azioni.

Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti Banche (+1,53%), Chimico (+1,46%) e Assicurativo (+0,70%). Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori Telecomunicazioni (-1,41%), Media (-0,71%) e Utility (-0,44%).

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, su di giri Unipol (+2,86%) seguita da Unicredit +2,20% e BPER +1,99%.

Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Saipem, che ha terminato le contrattazioni a -1,36%.

I riflettori sono stati però puntati su FCA e STMicroelectronics nel giorno della diffusione dei bilanci. Entrambe le blue-chip hanno fatto il pieno di utili e ricavi.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Cattolica Assicurazioni (+4,99%), Vittoria Assicurazioni (+2,36%), Mutuionline (+2,17%) e El.En (+1,66%).

Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Mondadori, che ha terminato le contrattazioni a -2,91%.

Tonfo di FILA, che mostra una caduta del 2,87%.

Lettera su Reply, che registra un importante calo del 2,56%.

Affonda Inwit, con un ribasso del 2,55%.
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