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I commercialisti lanciano l'allarme: il sistema fiscale è una Babele

"Siamo di fronte ad un vero e proprio ginepraio normativo e applicativo, difficile da gestire e da interpretare", ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani

Economia
I commercialisti lanciano l'allarme: il sistema fiscale è una Babele
(Teleborsa) - Dura la vita dei commercialisti che definiscono il sistema fiscale una vera e propria Babele, lamentando un numero eccessivo di adempimenti con scadenze ravvicinate, una proliferazione di istruzioni di difficile comprensione emanate in prossimità - se non dopo - le scadenze di legge. Per non parlare poi delle continue modifiche e rimaneggiamenti delle norme fiscali e della continua richiesta di dati talvolta già in possesso dell'Amministrazione Finanziaria. Questi sono i principali fattori di criticità nel rapporto Fisco-contribuenti individuati dalla Fondazione nazionale dei commercialisti che verranno presentati oggi, 13 febbraio 2018, a Roma agli Stati Generali della professione.

"La situazione che si è venuta a creare - commenta il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani - ha raggiunto un livello di guardia tale che, in più di una circostanza, contribuente e professionista, nel loro rapporto con il Fisco e la Pubblica Amministrazione, hanno la sensazione di essere trattati più come sudditi che come cittadini di uno Stato di diritto". "Siamo di fronte - prosegue Miani - ad un vero e proprio ginepraio normativo e applicativo, difficile da gestire e da interpretare, che costringe gli studi professionali a lavorare, il più delle volte, in condizioni di emergenza, con disagi che si ripercuotono ingiustamente sui contribuenti". "Il nostro auspicio - conclude il presidente dei commercialisti - è che la legislazione in materia fiscale torni finalmente a mettere al centro dell'attenzione i principi fondamentali dello Statuto dei diritti del contribuente, in modo da realizzare un sistema fiscale caratterizzato da maggiore stabilita' e certezza, con adempimenti a carico dei contribuenti più semplici e ridotti nel loro numero, così da restituire anche a noi professionisti condizioni di lavoro dignitose nell'assolvimento delle nostre funzioni in ambito fiscale".
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