(Teleborsa) - Finale di seduta all'insegna della debolezza per le principali borse europee che tirano il fiato dopo la corsa della vigilia. Sullo sfondo, resta la questione sulla
guerra commerciale tra USA e Cina.
Sul fronte macroeconomico, ha deluso il
dato statunitense sul mercato del lavoro: a marzo, le aziende americane hanno assunto meno del previsto e il tasso di disoccupazione si è mantenuto ai minimi degli ultimi 17 anni. Tuttavia, il rialzo dei livelli salariali, dovrebbe permettere alla Federal Reserve di aumentare ancora i tassi di interesse, nel corso di quest'anno.
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,227. L'
Oro è sostanzialmente stabile su 1.332,2 dollari l'oncia. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 62,28 dollari per barile, in netto calo dell'1,98%.
Lo
Spread peggiora, toccando i 129 punti base, con un aumento di 3 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,78%.
Nello scenario borsistico europeo giornata fiacca per
Francoforte, che segna un calo dello 0,52%. Giù
Londra, che scambia con un -0,22% seguita da
Parigi, -0,35%.
Debole Piazza Affari, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il
FTSE MIB che si ferma a 22.930 punti.
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,59 miliardi di euro, in calo del 14,65%, rispetto ai 3,03 miliardi della vigilia; mentre i contratti si sono attestati a 282.204, rispetto ai 300.555 precedenti.
Tra i 226 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 101, mentre 106 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 19 azioni.
In luce sul listino milanese i comparti
Telecomunicazioni (+5,76%),
Sanitario (+0,92%) e
Alimentare (+0,79%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti
Materie prime (-1,97%),
Costruzioni (-1,34%) e
Beni e servizi per l'industria (-1,22%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Telecom Italia (+6,94%) all'indomani della
decisione di CDP di investire nella compagnia telefonica.
Bene le utilities, per natura difensive, come
Snam (+1,22%) e
A2A (+1,21%). Nel lusso, ben comprata
Moncler (+1,15%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Prysmian, che ha archiviato la seduta a -4,37%.
Pesante
CNH Industrial, che segna una discesa di ben -3,47 punti percentuali.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, denaro su
Credito Valtellinese (+4,33%) che ha annunciato la
cessione di crediti deteriorati. Molto richiesta
Diasorin (+2,21%) dopo il
via libera della FDA ad un nuovo test.