(Teleborsa) -
Cresce la tensione sociale nel Mezzogiorno, in attesa dell'
uscita di oggi, domenica 3 giugno, del neoeletto
Ministro dell'Interno Matteo Salvini a Pozzallo in Sicilia.
L'appuntamento segue l'uscita di ieri di Salvini a Vicenza, nel Veneto, per la campagna elettorale del candidato leghista a Sindaco della città, primo debutto nelle vesti di Ministro degli Interni dopo le celebrazioni "formali" della Festa della Repubblica. "Siamo eleganti, sorridenti, democratici e nelle prossime ore sentirò i Ministri dell'Interno di diversi Paesi europei con cui collaborare e non litigare",
aveva detto con toni concilianti nel corso dei festeggiamenti per il 72esimo anniversario della Repubblica. Repentino cambio di tono per il comizio di Vicenza. L'occasione ha infatti offerto al Ministro l'assist per ribadire la sua posizione sulla questione immigrazione:
"Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia quindi preparatevi a fare le valigie, in maniera educata e tranquilla. Ma se ne devono andare", ha detto.
Il comizio è stato l'occasione anche per
attaccare con toni molto duri le ONG, alcune delle quali da tempo sotto accusa di favorire l'immigrazione in accordo con gli scafisti:
"Stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vicescafista deve attraccare nei porti italiani". E poi con piglio severo ha aggiunto:"Sappiano gli uomini e le donne delle forze dell'ordine che il ministro e 60 milioni di italiani sono con loro e
guai a chi mette le mani addosso a un uomo o una donna in divisa. Sono stufo dei delinquenti impuniti".
Non è un caso che
il primo viaggio ufficiale di Salvini nelle vesti di Ministro dell'Interno sia proprio Pozzallo, comune di 19.487 abitanti del
Libero consorzio comunale di Ragusa, sud della Sicilia, simbolo degli sbarchi, per di più teatro proprio in queste ore dell'arrivo di un nuovo gruppo di 158 migranti sulla nave ONG Aquarius, dopo gli oltre 1000 dei giorni scorsi.
Nel frattempo, una
sparatoria è avvenuta ieri sera a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia, coinvolgendo un
immigrato malese di 29 anni, che è
morto, dopo essere stato ferito a colpi di fucile da ignoti. Vi sono anche altri due feriti nella sparatoria, che si trovavano in compagnia della vittima.
La giornata di ieri è stato un importante test per molti componenti il nuovo Governo. Il collega leghista
Lorenzo Fontana, neo Ministro di "Famiglia e disabilità", ha parlato del
non riconoscimento delle coppie gay, sollevando le proteste dell'Arcigay, ma lo stesso
Salvini ha poi precisato in serata che queste "sono cose fuori dal contratto di governo", aggiungendo "non perderemo tempo su questo".
Non da meno l'altro vice Premier, il leader M5S
Luigi di Maio, Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, che attraverso una diretta Facebook annuncia:
"Via subito spesometro, redditometro e spese di settore". E attacca il
Jobs act: "Va rivisto perché c'è troppa precarietà".
E sulle
pensioni, punto chiave della campagna elettorale, Di Maio dice:
"Applicheremo la misura quota 100 per superare la Fornero".
Una giornata piena di spunti, dunque, per i nuovi membri del Governo, che non perdono tempo e ribadiscono la loro posizione, con toni da campagna elettorale e da leader di partito, più che da membri del nuovo Governo giallo-verde. Un contrasto stridente con
l'impostazione composta e formale del Premier Giuseppe Conte partecipando ai festeggiamenti ai Fori Imperiali: "Il 2 Giugno è la festa di tutti".
"Non fatemi i complimenti adesso, non ho fatto ancora nulla. Spero che me li possiate fare dopo. Finora sono state fatte troppe chiacchiere, ora bisogna fare i fatti”, ha poi detto a qualche cittadino presente che si congratulava con lui. In serata si è messo subito al lavoro sulle relazioni diplomatiche, sentendo la cancelliera tedesca Angela Merkel e il Presidente francese Emmanuel Macro e dando appuntamento al G7 in Canada prossima settimana.