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Governo, Conte al G7 dopo la fiducia alla Camera

Il Governo giallo-verde ha ottenuto anche il placet di Montecitorio con 350 voti favorevoli, 236 contrari e 35 astenuti

Economia, Politica
Governo, Conte al G7 dopo la fiducia alla Camera
(Teleborsa) - Il Governo Conte può iniziare ufficialmente il proprio corso. Dopo il via libera del Senato ieri, 6 giugno 2018, l'Esecutivo giallo-verde ha infatti incassato anche la fiducia alla Camera con 350 voti favorevoli, 236 contrari e 35 astenuti.

Prossimo step: nomina delle Commissioni permanenti dei due rami del Parlamento. I gruppi dovranno indicarne i rispettivi componenti, che poi a loro volta dovranno eleggerne i rispettivi Presidenti e i componenti gli uffici di presidenza di ciascuna Commissione.

Intanto il Presidente del Consiglio volerà in Quebec (Canada) per il G7 che si svolgerà dall'8 al 9 giugno. Uscendo dall'Aula della Camera, ha dichiarato che al summit dei "Grandi" "la prima posizione dell'Italia sarà farsi conoscere e la seconda farsi rispettare".

Durante la discussione sulla fiducia non sono mancati momenti di tensione. In particolare quando il Presidente del Consiglio ha parlato di conflitto di interessi. "Conflitto d'interessi, vexata quaestio in questo Parlamento: cercheremo di riprendere in mano questa questione, lo faremo al più presto. E i vostri interventi volti a interrompermi dimostrano che ciascuno ha il suo conflitto o pensa di avere il proprio conflitto" ha affermato Conte, provocando immediatamente la reazione di molti deputati, soprattutto PD.

In particolare, il capogruppo PD alla Camera, Graziano Delrio, ha risposto al Premier: "Non è qui per concederci il privilegio di vederla osservare la Costituzione. Lei ha il dovere di rispettarla. E se vuole rispettare davvero la Costituzione, prenda quel programma che ha sul tavolo e lo riscriva, prenda la lista dei ministri e lo riscriva. Sono sconcertato: lei è espressione di un Governo che nasce sull'inganno. Il nostro augurio è che non faccia il pupazzo dei partiti".

Botta e risposta anche tra l'Anac e Conte dopo che quest'ultimo, a proposito dell'Autorità nazionale anticorruzione, ha dichiarato: "Ho lanciato l'idea - e lo ribadisco - di valutare bene il ruolo dell'Anac che non va depotenziato. In questo momento però non abbiamo i risultati che ci attendevamo e forse avevamo investito troppo. Possiamo valorizzare Anac anche in prospettiva di prevenzione e rafforzare la fase di prevenzione, in modo di avere una sorta di certificazione anticipata degli amministratori pubblici per poter procedere alle gare più speditamente".

L'Anac ha manifestato stupore per le parole di Conte, reiterando al Premier l'invito ad assistere alla relazione annuale in Senato, prevista per il 14 giugno, affinché possa conoscere tutto ciò che l'Autorità fa per prevenire la corruzione.

Per quanto riguarda il discorso del Premier ai deputati riuniti a Montecitorio, prima dell'inizio delle votazioni Conte sottolineato la particolare attenzione del suo Governo M5S-Lega alle politiche per il Meridione, concretamente dimostrata, appunto, con la nomina della leccese Barbara Lezzi militante 5 Stelle a Ministro per il Sud. E in proposito, Conte ha detto: "Tenete conto che ancora oggi non riusciamo a utilizzare appieno i fondi destinati al Sud. L'opera di razionalizzazione di questi fondi sarebbe un primo passo avanti", ribadendo l'importanza della realizzazione di infrastrutture. "Non ci sottrarremo a investimenti sulle infrastrutture - ha infatti detto - perché sono parte fondante del nostro programma".

Conte ha affrontato naturalmente tutti i punti del programma, o meglio del "contratto, ribadendo punto su punto alle critiche dell'opposizione.

E sul reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia 5 Stelle, il Premier ha precisato: "Capisco che sul reddito di cittadinanza ci possano essere valutazioni opposte, ma tengo a precisare che non sarà concepito come una misura assistenziale, lo abbiamo concepito come un sostegno per il reinserimento lavorativo. Cercheremo di progettare questa misura in modo molto oculato, in modo molto articolato".

Molti deputati hanno espresso dubbi sulla mancanza risorse per la realizzazione di grandi progetti infrastrutturali. Dubbi successivamente fugati dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, secondo il quale per le risorse vi sono "spazi enormi in bilancio". "C'è un bilancio enorme, ci sono tante possibilità. Potremo anche fare delle cose che hanno un impatto sociale molto più grande di quello economico" ha affermato.

Quanto alle banche, il Presidente del Consiglio ha preannunciato novità su quelle del credito cooperativo e le popolari: "Stiamo già maturando consapevolezza, che è nel contratto, e la valutazione che sia opportuno distinguere fra banche che erogano credito e soprattutto caratterizzate a livello territoriale e banche di investimento votate più alla speculazione. Sicuramente ci sarà una revisione dei provvedimenti sul credito cooperativo e sulle banche popolari", le sue parole.


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