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Astaldi fa domanda di concordato preventivo "con riserva"

Previsto inoltre un nuovo piano in continuità aziendale e l'esclusione temporanea dallo STAR

Finanza
Astaldi fa domanda di concordato preventivo "con riserva"
(Teleborsa) - I vertici di Astaldi scelgono il concordato preventivo per "salvare" l'azienda dagli effetti della mancata vendita del Terzo Ponte sul Bosforo.

Il Consiglio di Amministrazione ha infatti valutato e deliberato di presentare, dinanzi al Tribunale di Roma, una domanda di concordato preventivo "con riserva", strumento, questo, necessario a "superare una temporanea tensione finanziaria", come si legge in una nota.

Astaldi, precisa il comunicato, "mantiene una solida realtà industriale" ma il protrarsi della procedura di vendita del Terzo Ponte sul
Bosforo "ha imposto di adeguare il complessivo Piano di rafforzamento patrimoniale e finanziario presentato al mercato. Tale Piano, basato, tra l’altro, sull’aumento di capitale già deliberato dall’assemblea e sulla cessione degli asset in concessione, deve, infatti, tenere conto delle conseguenze determinate dalle mancate disponibilità finanziarie nei tempi previsti". L’ottenimento di una offerta
vincolante relativa alla vendita del Terzo Ponte sul Bosforo era posta come una delle condizioni per la formazione del Consorzio di Garanzia per l’aumento di capitale.

La società rende noto che continuerà ad operare in regime di continuità aziendale e che è in fase avanzata lo studio di un nuovo piano in continuità aziendale.

Il piano in corso di definizione è orientato, in primo luogo, alla salvaguardia del business (e, immediatamente di riflesso, del ceto creditorio), con particolare riferimento alle commesse estere.

A tal fine, Astaldi ha individuato il seguente percorso di ristrutturazione di massima, che allo stato prevede, tra l’altro:

- la concessione in affitto, a due newco di nuova costituzione possedute al 100% da Astaldi,dei rami di azienda comprensivi, il primo, delle attività eseguite tramite joint venture operation con partner internazionali e, il secondo, delle attività eseguite direttamente attraverso succursali locali (in entrambi i casi Astaldi rimarrà solidalmente responsabile con le società affittuarie dei rami
d’azienda nei confronti dei committenti);

- l’acquisizione di finanza prededucibile e un aumento di capitale in esecuzione del concordato.

La società, inoltre, non procederà all’approvazione della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 nella data prevista (28 settembre 2018) ma continuerà ad informare trimestralmente il mercato come da richiesta di CONSOB.

Sarà inoltre richiesta l’esclusione volontaria delle azioni della Società dal segmento STAR e il passaggio delle stesse al segmento MTA organizzato e gestito da Borsa Italiana.
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