(Teleborsa) -
Via libera dal Consiglio di Amministrazione di Banca Carige alle misure di rafforzamento volte ad "assicurare in tempi brevi il ripristino dei coefficienti patrimoniali e dare, quindi, un chiaro ed immediato segnale di una ripristinata solidità dell’Istituto".
L’operazione di rafforzamento patrimoniale si articola attraverso l’
emissione di obbligazioni subordinate Tier 2 ed in un successivo aumento di capitale. Le due
operazioni combinate ammontano ad un massimo di 400 milioni di euro.
In particolare il CdA ha approvato l’emissione di
obbligazioni subordinate per un ammontare complessivo compreso tra 320 milioni e 400 milioni di euro. Verranno sottoscritte
per 320 milioni dallo Schema Volontario di Intervento del Fondo Interbancario di Garanzia il cui Consiglio di Gestione ha già deliberato in merito convocando apposita Assemblea.
La sottoscrizione è prevista nei prossimi giorni (entro comunque il 1 dicembre 2018) non appena lo Schema Volontario di Intervento del FITD, avrà completato il proprio Iter di approvazione interno.
Le Obbligazioni
per i restanti 80 milioni di euro saranno invece collocate presso investitori privati (
compresi eventuali attualiazionisti) che avranno, in caso di raccolta di manifestazioni di interesse per un ammontare complessivo superiore, la
possibilità di sottoscrivere fino a massimi 200 milioni di euro (con c
onseguente possibile riduzione dell’impegno dello Schema Volontario di Intervento del FITD).
All’emissione delle Obbligazioni farà poi seguito l’
Assemblea straordinaria degli azionisti della Banca che sarà convocata
per il 21 dicembre 2018 per approvare la
delega per aumentare il capitale sociale, in via scindibile,
sino a 400 milioni di euro.
Le Obbligazioni, oltre a prevedere il rimborso in denaro a scadenza, includeranno in caso di approvazione ed esecuzione dell’aumento di capitale, la possibilità che il rimborso dei titoli abbia luogo in tutto o in parte mediante consegna di azioni ordinarie della Banca in sede di esecuzione dell’aumento.
Resta fermo che, anche ove l’assemblea non deliberi favorevolmente, le obbligazioni manterranno il loro status e consentiranno alla Banca di rispettare entro fine 2018 il requisito BCE di Overall Capital Requirement, precisa l'Istituto ligure.
La sottoscrizione del
bond subordinato di 320 milioni consente a Carige di raggiungere il 13,1% di Overall Capital Requirement.
Ad aumento di capitale avvenuto il Total Capital Ratio (TCR) pro-forma1 è pari al 13,6%, il CET1 Ratio al 13,5%.
Il rafforzamento, se incluso nell’esercizio di stress test condotto con la BCE, (pari a 4,3% phased-in nello scenario avverso al 2020)
ne avrebbe sensibilmente migliorato l’esito.