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Manovra, arriva la bocciatura dell'Europa. Conte sabato incontra Juncker e apre al dialogo

Il Ministro dell'Economia, Tria rassicura: "Totale controllo dei conti". Anche Istat e Ocse tagliano le stime del Pil

Economia, Politica
Manovra, arriva la bocciatura dell'Europa. Conte sabato incontra Juncker e apre al dialogo
(Teleborsa) - Bocciatura era data per certa in tutti i pronostici e, alla fine, niente miracolo dell'ultima ora, pronostico purtroppo rispettato: bocciatura è stata. Dopo mesi di polemiche, frecciatine e un lungo braccio di ferro, nella giornata di ieri è arrivato il verdetto della Commissione Ue sulla manovra targata Lega-5Stelle. Bruxelles ritiene a questo punto che "l'apertura di una procedura per deficit eccessivo è giustificata".

"NON RISPETTO PARTICOLARMENTE GRAVE DELLE REGOLE DI BILANCIO" - La manovra, rileva la valutazione adottata, prevede "un non rispetto particolarmente grave delle regole di bilancio, in particolare delle raccomandazioni dell'Ecofin dello scorso 13 luglio". Il principale rilievo era già stato avanzato a fine ottobre, nella prima provvisoria ma già indicativa bocciatura: l'Italia ha in programma un peggioramento del saldo strutturale - quello al netto dell'andamento economico di quel periodo e delle voci straordinarie - per il 2019 dello 0,8% del Pil, mentre il Consiglio raccomandava di migliorarlo dello 0,6 per cento.

Nella consueta conferenza stampa di presentazione dei rapporti, arriva la critica del vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, che sostiene che la manovra che non fa nulla per la crescita e avrà anzi "probabilmente impatto negativo".

Il passo di oggi è la logica e inevitabile conseguenza della decisione presa dalle autorità italiane di non modificare la bozza di bilancio", ha detto invece il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici. "Procederemo passo dopo passo con grande determinazione. La commissione è tenuta a rispettare sia le procedure che gli stati membri - ha aggiunto -. La nostra porta resta aperta, noi restiamo sempre disponibili al dialogo".

MOSCOVICI: "VORREI EVITARE PROCEDURA, MA NO AI RICATTI" - In serata il Commissario Ue torna sull'argomento per chiarire ancora meglio la sua posizione. Bastone e carota. "Vorrei evitare" la procedura d'infrazione "verso cui ci stiamo muovendo lentamente ma sistematicamente", tiene a precisare. Anche perché, aggiunge, "è irragionevole una crisi tra l'Ue e l'Italia", ma "non posso accettare nessun tipo di ricatto" sulla manovra italiana. Questo, precisa ancora, "non è un conflitto tra Moscovici e Salvini o tra Bruxelles e Roma", al contrario "l'Italia è chiaramente divisa" dal resto dei Paesi dell'eurozona che sostengono la posizione della Commissione. Quindi affonda: "È quando il governo italiano o uno dei suoi esponenti che parla che lo spread sale".

TRIA: "TOTALE CONTROLLO DEI CONTI" - Strada in salita dunque per il governo gialloverde che tuttavia, senza chiudere al dialogo, prosegue sulla sua strada. "Con rammarico prendiamo atto che la Commissione non ha ritenuto di condividere le ragioni del bilancio programmatico italiano", ha spiegato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. "Ritengo tuttavia che la drammatizzazione del dissenso tra Italia e Commissione europea danneggi l'economia italiana e di conseguenza l'economia europea, prosegue in una nota - Questa considerazione è alla base del nostro impegno a continuare il dialogo con la Commissione alla ricerca di una soluzione condivisibile nell'interesse reciproco".


CONTE INCONTRA JUNCKER A APRE AL DIALOGO - "Il governo è convinto della validità dell'impianto della manovra: sabato sera ci confronteremo con Juncker, al quale esporrò l'impostazione, l'ispirazione e le caratteristiche della manovra al fine di rimarcarne la solidità ed efficacia" al quale esporrò l'impostazione, l'ispirazione e le caratteristiche della manovra al fine di rimarcarne la solidità ed efficacia. Così il premier Giuseppe Conte. "Siamo tutti concentrati a realizzare le riforme che vanno bene al nostro Paese e confido di poter convincere anche i nostri interlocutori europei", ha detto ancora il presidente del Consiglio sottolineanche che la legge di Bilancio 2019 è "ottima dal punto di vista dell'Italia e anche dell'Ue".

SALVINI PRIMA IRONICO, POI APRE AL DIALOGO - "La lettera di Bruxelles? Embè? Tanto io aspettavo anche quella di babbo Natale", ha dichiarato invece il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Poi ha aggiunto: "Risponderemo educatamente come sempre abbiamo fatto". Su Twitter, poi, il capo del Viminale ha scritto: "All'Europa chiedo rispetto per il Popolo Italiano, visto che paghiamo ogni anno almeno 5 miliardi in più di quello che ci torna indietro. Diritto al lavoro, diritto alla salute e allo studio, meno tasse e più sicurezza: noi andiamo avanti!". Poi apre al dialogo: "Io non cerco lo scontro - spiega il vicepremier- il governo vuole dialogare con l'Europa. Non voglio uscire dall'Ue o ribaltare i tavoli ma voglio che gli italiani siano trattati come altri, ad esempio come i francesi o i tedeschi che hanno violato le regole ma non hanno ricevuto lettere".

DI MAIO: "NOI E L'EUROPA VOGLIAMO LA STESSA COSA" - "Sia noi che l'Europa vogliamo la stessa cosa: ridurre il debito - scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook -. E l'Unione europea si convincerà che, per raggiungere l'obiettivo, abbiamo scelto l'unica strada che funziona: aiutare le famiglie e le imprese, creare nuove opportunità di lavoro per i giovani". Conclude il ministro del Lavoro: "È così che l'Italia finalmente può crescere".

PIL, OCSE E ISTAT TAGLIANO STIME - Riassumendo: L'Ue preparerà una nuova raccomandazione per la correzione dei conti, il governo apre al dialogo ma (per ora) non cambia strada. Lo spread va sotto 310, la Borsa chiude a +1,41%. E' ancora flop per i Btp Italia. L'Istat rivede al ribasso le previsioni per il Pil 2018, a +1,1%, e l'Ocse parla di "perdita di slancio" della ripresa.


OGGI IL PREMIER CONTE RIFERIRA' SULLA BOCCIATURA DELLA MANOVRA - Intanto, alle 17 di oggi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte terrà una informativa urgente nell'Aula della Camera sulla bocciatura della Manovra da parte della Commissione Ue: lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
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