(Teleborsa) -
La Manovra è al vaglio della Commissione Bilancio della Camera, che dovrà prendere in esame gli oltre
700 emendamenti agli articoli che vanno dal 2 al 22, tenendo in considerazione prima di tutto quelli su cui c'è già l'accordo all'interno della maggioranza.
Per tutti gli altri, infatti,
bisognerà attendere l'esito delle consultazioni a Palazzo Chigi, dopo che il
vertice di ieri ha aperto alla possibilità di modifiche, con particolare riguardo alla limatura del deficit rispetto all'attuale livello del 2,4%, con l'obiettivo di
raggiungere un accordo con Bruxelles.
I tempi sono strettissimi poiché la
Legge di Bilancio è attesa in Aula a Montecitorio per
lunedì 3 dicembre come stabilito dalla conferenza dei Capigruppo della Camera. Non è escluso però un ulteriore slittamento del termine. Corsa contro il tempo dunque in commissione per
licenziare il testo entro il weekend e votare il mandato al relatore.
La tempistica infatti verrà a dipendere anche dalle
consultazioni di governo, che vertono su un terreno non facile, al di là dell'apertura ad una
modifica del rapporto deficit/PIL.
La strada è tutta in salita mentre si discute sul
possibile slittamento o modifica delle due misure cardine - Reddito di cittadinanza e Quota 100 - nel tentativo di recuperare un po' di risorse.
Nel frattempo, il
Dl fiscale, che costituisce la base economica della manovra
prosegue il suo iter al Senato per poi passare alla Camera in seconda lettura.