(Teleborsa) - Continua l'azione di derisking e miglioramento dell'asset quality di
Banca Carige, che ieri 17 dicembre 2018 ha concluso l’operazione di cartolarizzazione di sofferenze “RIVIERA NPL”.
In particolare
è stato ceduto un portafoglio di sofferenze per un valore lordo contabile pari a 964 milioni di euro (alla data di cut off del 31/12/2017), composto da crediti secured per il 48% e da crediti unsecured per il 52%, al veicolo di cartolarizzazione costituito ai sensi della Legge 130/99, con emissione, in contropartita, di tre differenti classi di titoli per un ammontare complessivo pari a 215 milioni:
- una tranche senior, pari a 175 milioni, corrispondente al 18,2% del valore lordo contabile, alla quale sono stati attribuiti i rating investment grade Baa3 da Moody’s e BBB- da Scope Ratings;
- una tranche mezzanine, pari a 30 milioni;
- una tranche junior, pari a 10 milioni.
I titoli senior hanno cedola pari a Euribor 6M + 65 bps e saranno sottoscritti e trattenuti dall’originator Banca Carige. Per gli stessi, nei prossimi giorni, verrà attivato il processo per la richiesta della garanzia statale GACS.
Il 95% delle tranche mezzanine e junior sarà collocato presso investitori istituzionali e al termine di tale processo (che si concluderà in settimana), il Gruppo conseguirà la derecognition ai fini di vigilanza del portafoglio.
A seguito delle operazioni di deconsolidamento concluse nell'ultimo trimestre dell'anno (per complessivi 1,3 miliardi),
il credito deteriorato del Gruppo scende a 3,5 miliardi, raggiungendo con un anno di anticipo il target assegnato da BCE per il 2019, pari a 3,7 miliardi (4,6 miliardi il target BCE assegnato per il 2018).
Crolla il titolo a Piazza Affari: -6,67%.