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Carige, le mosse dopo il commissariamento. Sfide per la banca e per il sistema

Consob prolunga sospensione in attesa quadro informativo completo

Finanza
Carige, le mosse dopo il commissariamento. Sfide per la banca e per il sistema
(Teleborsa) - Per la prima volta, nella storia italiana, un pezzo del sistema bancario tricolore finisce sotto il controllo della BCE.



Nel mirino dell'istituto centrale di Francoforte c'è Banca Carige posta in amministrazione straordinaria dall'Eurotower, che ha nominato una terna di commissari, tra cui l’ex presidente Pietro Modiano e l’ex AD Fabio Innocenzi, che gestiranno la banca in stretto contatto con la Vigilanza. Un segnale di continuità che ha voluto inviare la banca guidata da Mario Draghi poiché Modiano e Innocenzi sono stati rispettivamente amministratore delegato e presidente fino a pochi giorni fa. L'altro commissario nominato dalla Banca Centrale Europea è Raffaele Lener.

"I commissari straordinari hanno il compito di salvaguardare la stabilità di una banca monitorandone attentamente la situazione, tenendo costantemente informata la BCE e, se necessario, adottando misure tese ad assicurare che la banca ripristini il rispetto dei requisiti patrimoniali in modo sostenibile" - scrive la banca di Francoforte annunciando la nomina dei commissari.

Il Consiglio di Amministrazione della banca genovese è decaduto, dopo le dimissioni di altri quattro consiglieri, tra cui Modiano e Innocenzi, in scia all'esito dell'assemblea del 22 dicembre che non ha approvato la delega al CdA per l’aumento del capitale sociale da 400 milioni necessario per garantire il prestito da 320 milioni del Fondo Interbancario di Garanzia.

La Consob dopo aver sospeso dalle negoziazioni, ieri 2 Gennaio 2019, le azioni Carige, ha disposto il prolungamento della sospensione "fino a quando sarà in vigore il commissariamento deciso dalla BCE e non sarà ripristinato un quadro informativo completo".

Quali mosse dopo il commissariamento? La strada più percorribile, secondo gli addetti ai lavori, sarebbe quella che i commissari, di concerto con la BCE, chiedano al Fondo interbancario di Garanzia di trasformare il bond da 320 milioni in Common equity, rafforzando i coefficienti patrimoniali senza dover passare dall'assemblea dei soci. Il secondo step dopo la ricapitalizzazione è la ricerca da parte dei commissari di un partner per l'aggregazione dell'istituto ligure con un'altra banca. Un passo necessario per evitare che la crisi si estenda al sistema bancario e mini la fiducia dei depositanti.
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