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Aeroporto Napoli, Roberto Barbieri sarà nuovo Ad di Gesac

2i Aeroporti ha scelto il manager napoletano, dal 2013 in Sagat, il quale nel 1997 da assessore comunale della giunta Bassolino fu artefice della privatizzazione dell’aeroporto di Napoli

Economia, Trasporti
Aeroporto Napoli, Roberto Barbieri sarà nuovo Ad di Gesac
(Teleborsa) - La nomina di Armando Brunini a amministratore delegato di SEA ha spianato la strada alla chiamata di un napoletano doc in Gesac, la società che gestisce l'aeroporto partenopeo. Si tratta di Roberto Barbieri, dal 2013 all’aeroporto di Torino dopo vent’anni nella politica amministrativa e parlamentare.

Sarà lui a ricoprire la carica di Ad (la nomina è prevista nella riunione del CdA del 15 gennaio prossimo) nella società di gestione dello scalo di Capodichino.

Era stato proprio Barbieri, allora assessore municipale al bilancio e risorse strategiche della giunta Bassolino a Napoli, ad accompagnare l'aeroporto nel processo di privatizzazione nell’agosto 1997, quando gli enti pubblici azionisti cedettero al gruppo inglese BAA, il 35% delle quote. Con l'acquisizione del pacchetto azionario di maggioranza da parte di BAA, lo scalo di Napoli risultò il primo aeroporto italiano ad essere privatizzato.

Attualmente, l’azionariato di Gesac è composto da 2i Aeroporti con una quota dell’87%, per il 12,5% dalla Città Metropolitana di Napoli e per uno 0,5% dal Comune di Napoli.

Il giro di porte, che ha condotto Armando Brunini in SEA e porterà Roberto Barbieri in Gesac, è maturato tutto nella galassia di 2i Aeroporti che controlla il 75,28% di Sagat e dunque ha permesso di adottare soluzioni interne affidando ruoli primari a manager già impegnati nella gestione aeroportuale. Barbieri, peraltro, è anche presidente di Sogeaal, società di gestione dell’aeroporto di Alghero, a sua volta controllata al 71,25% da 2i Aeroporti.

Barbieri eredita da Brunini l’aeroporto di Napoli, cresciuto negli ultimi cinque anni dell’82% in termini di movimento passeggeri, attestandosi al quinto posto nella classifica degli scali nazionali, e destinato a superare nel 2019 la soglia dei dieci milioni.

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