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Scuola, ecco la mini-riforma targata M5S e Lega

Il giovane sindacato della scuola Anief ha provato ad anticipare le conseguenze dell’eventuale approvazione del testo così come si compone oggi

Economia, Scuola
Scuola, ecco la mini-riforma targata M5S e Lega
(Teleborsa) - Nel mondo della scuola cambiano Invalsi e Indire, organi collegiali, compiti segreterie e tanto altro con la mini-riforma di M5S e Lega.
Prende forma il testo del ddl contenente la legge delega con la quale il Parlamento assegna al Governo il compito di riformare alcune materie relative a scuola ed Università. All'interno del documento, vi sono molte novità per la scuola: dagli organi collegiali ai rapporti con i dirigenti, dalla razionalizzazione alla modulistica semplificata, dalla razionalizzazione degli enti scolastici di valutazione e molto altro.

Il giovane sindacato della scuola Anief ha provato ad anticipare le conseguenze dell'eventuale approvazione del testo così come si compone oggi e sul quale il Governo appare molto determinato perché si approvi al più presto.

Per quanto riguarda gli organi collegiali territoriali della scuola e l'intenzione di eliminare sovrapposizioni di funzioni e ridefinire la relazione e le competenze con i dirigenti scolastici, Anief potrebbe anche ritenersi d’accordo: tuttavia la riduzione numerica degli organi collegiali non deve corrispondere ad un ulteriore allargamento dei poteri e delle responsabilità del dirigente scolastico. E, soprattutto, non si dovrebbe andare ad intaccare la collegialità delle decisioni.

Nella proposta di legge si intravede anche che saranno soppressi o "fusi" enti e agenzie preposte alla valutazione di scuola e Università, per essere trasformati in uffici dello Stato o di altra amministrazione pubblica: da anni il sindacato sostiene una posizione critica verso le prove Invalsi e l'istituto che ne prende il nome, poiché rappresentano principalmente uno "spreco di energie, soldi e tempo".
L'altro importante ente che rischia di scomparire è l'Indire. Per comprendere se questi enti vanno soppressi, fusi o modificati, rimanendo autonomi, occorre valutare a fondo le varie proposte correttive che si vogliono introdurre, entrando nel merito delle nuove disposizioni, scrive l'Anief.




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