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De Benedetti semplifica e accorcia catena controllo con incorporazione CIR in Cofide

L'operazione approvata ieri dai CdA si propone di rendere la governance del gruppo più snella, è ispirata all'effienza nei coti e punta alla creazione di valore per tutti gli azionisti. Concambio 2,01 azioni COFIDE per ogni azione CIR. La nuova società si chiamerà CIR

Finanza
De Benedetti semplifica e accorcia catena controllo con incorporazione CIR in Cofide
(Teleborsa) - La famiglia De Benedetti ha varato una importante semplificazione della costellazione delle società controllate, che prevede l'incorporazione di CIR in COFIDE ed il conseguente accorciamento della catena di controllo.

I Consigli di Amministrazione delle due società quotate, presieduti da Rodolfo De Benedetti, hanno esaminato e approvato l'operazione da sottoporre alle assemblee straordinarie dei soci, che saranno convocate entro il 30 giugno 2019. Si prevede che la fusione sia perfezionata al più tardi entro la fine del corrente anno.

Il Presidente del Gruppo, Rodolfo De Benedetti, ha spiegato "la fusione rappresenta una svolta molto importante" per il gruppo e "consentirà di semplificarne" la struttura societaria nell’interesse degli azionisti delle due società. "La nuova holding - ha sottolineato - confermerà la focalizzazione sulle attività industriali e si chiamerà CIR.", ha sottolineato De Benedetti, assicurando "con l’amministratore delegato Monica Mondardini proseguiremo il percorso di creazione di valore per tutti gli azionisti e di consolidamento e crescita delle nostre partecipazioni strategiche".

Tecnicamente, l'operazione prevede l'incorporazione di CIR in COFIDE, con un rapporto di concambio di 2,01 azioni COFIDE per ogni azione CIR ed il cambio di denominazione della holding in CIR. Da sottolineare che il concambio è stato fissato sulla base di una metodologia mista, utilizzando sia il NAV sia i valori di borsa, tenuto conto dei dividendi proposti dai rispettivi Consigli di mministrazione alle proprie assemblee a valere sull’utile 2018. COFIDE procederà ad un aumento di capitale a servizio del concambio per massimi 281 milioni di euro circa, mediante emissione di massime 562.728.654 nuove azioni ordinarie dal valore nominale di 0,50 euro ciascuna.

L'operazione consentirà di accorciare la catena di controllo, in linea con le migliori pratiche internazionali, accrescere il flottante della holding quotata, con conseguente maggiore facilità di negoziazione, ridurre i costi operativi legati al mantenimento di due società quotate.

Il profilo reddituale e patrimoniale dell’entità risultante dalla fusione rifletterà sostanzialmente quello di CIR, ed in particolare la Fusione non altererà la posizione finanziaria netta, e quindi la caacità di ipnvestimento, attualmente in capo a CIR, né la politica di gestione del portafoglio di investimenti.

Per quanto concerne l'azionariato post fusione, sulla base delle attuali partecipazioni in CIR e in COFIDE e del Rapporto di Cambio, la società Fratelli De Benedetti deterrebbe il 29,8% del capitale ordinario e il 44,8% del capitale votante della nuova società risultante dalla fusione.



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