(Teleborsa) -
La Gran Bretagna si prepara ad una nuova votazione sula Brexit quest'oggi, mercoledì 13 marzo 2019, dopo lo
schiaffo alla Premier Theresa May assestato dal Parlamento inglese. Con ben 391 voti contrari e solo 242 a favore, la
Camera dei Comuni ha detto un sonoro no all'ultimo accordo con l'Ue che la leader britannica si era assicurata nei giorni scorsi .
Un accordo che era stato parzialmente modificato rispetto al precedente, soprattutto per quanto riguarda le
garanzie sul Backstop (la frontiera cfra Irlanda del Nord e del Sud), che
non sono state ritenute sufficienti dal Parlamento inglese, ottenendo il voto contrario dei Conservatori e del partito unionista irlandese.
Ma il voto sulla Brexit non è finito qui, la triade di giornate clou proseguirà
questo pomeriggio, con il
voto sullo scenario "No Deal", che prevede un'uscita "disordinata" della Gran Bretagna dall'Unione Europea, senza alcun accordo commerciale. In realtà,
nessuno attende che il Parlamento voti sì a questa ipotesi, che sarebbe certamente la peggiore.
Dunque,
tutti scommettono nella giornata di domani, quando ai deputati inglesi sarà sottoposta la
votazione su uno slittamento dell'ora X: l'uscita potrebbe essere prorogata
oltre la data del 29 marzo fissata inizialmente in base all'articolo 50 del trattato europeo.
Frattanto,
la sterlina si conferma molto volatile sui mercati valutari e sconta i mutamenti di umore degli operatori al delinearsi di certi scenari piuttosto che altri. Il Pound inglese, scivolato
ieri su minimi di 1,30 dollari, dopo che si era affermata la convinzione che il Parlamento britannico avrebbe votato contro il nuovo accoro,
recupera questa mattina verso quota
1,3138 USD (+0,52%) e 1,1642 euro (+0,54%), in quanto è chiaro che
nessuno è convinto che passerà il voto sul "No Deal".