(Teleborsa) -
Proseguono le contrattazioni in rosso Piazza Affari e gli altri principali listini europei, che scontano le incertezze sulla Brexit ed i dati sul PMI manifatturiero dell'Eurozona, che conferma le difficoltà dell'economia dell'area della moneta unica. Cautela anche in vista di alcuni importanti dati macro americani, mentre si guarda alle trimestrali in Ue e USA.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,07%. Prevale la cautela sull'
oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,38%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde l'1,08% e continua a trattare a 62,91 dollari per barile.
Lieve calo dello
spread, che scende a +253 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,54%.
Tra i listini europei Francoforte è stabile, riportando un misero +0,07%, andamento cauto per
Londra, che mostra una performance pari a -0,01%, e deludente
Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,37% sul
FTSE MIB, interrompendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata venerdì scorso; sulla stessa linea, cede alle vendite il
FTSE Italia All-Share, che retrocede a 23.854 punti. In frazionale calo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,25%); poco sopra la parità il
FTSE Italia Star (+0,24%).
Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti
telecomunicazioni (+0,81%) e
bancario (+0,43%). Tra i peggiori della lista di Piazza Affari, in maggior calo i comparti
materie prime (-2,49%),
alimentare (-1,34%) e
automotive (-1,20%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, buona performance per
Unicredit, che cresce dell'1,20%.
Bilancio positivo per
Recordati, che vanta un progresso dello 0,81%.
Sostanzialmente tonico
Banca Generali, che registra una plusvalenza dello 0,64%.
Guadagno moderato per
Mediobanca, che avanza dello 0,59%. I più forti ribassi, invece, si verificano su
Ferragamo, che continua la seduta con -2,95%.
In rosso
Saipem, che affonda del 2,92%.
Pesante
Tenaris, che segna una discesa di ben -2,5 punti percentuali.
Seduta drammatica per
Fineco, che crolla del 2,09%.