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Tria sull'Italia: "Non siamo in recessione. Economia solida nonostante debolezze strutturali"

Il Ministro dell'Economia affronta gli argomenti più caldi - dal PIL allo Spread - ribadendo la sua posizione su deficit e flat tax che dipende dalle "scelte politiche"

Economia
Tria sull'Italia: "Non siamo in recessione. Economia solida nonostante debolezze strutturali"
(Teleborsa) - Il Ministro dell'Economia Giovanni Tria fa il punto sull'attuale situazione dell'Italia, quella economico-finanziaria e quella politica ed afferma che "la stabilità politica è importante quanto la stabilità finanziaria". E ricorda che lo Spread è ancora troppo alto.

In una intervista a Il Foglio, il numero uno del Tesoro commenta anche la situazione economica della Penisola e gli ultimi dati del PIL, che vedono l'Italia uscire dalla recessione tecnica. "Possiamo dire che parte di questa crescita è un normale rimbalzo", ammette il Ministro, spiegando che la "componente estera" che ha fatto risalire il PIL allo 0,2 è da attribuire alle esportazioni "nette", che hanno beneficiato non solo dell'export ma anche di un rallentamento delle importazioni.

"Non siamo in recessione", afferma il titolare dell'Economia, definendo l'economia italiana "solida" a dispetto delle "storiche debolezze strutturali, che non sono scomparse perché nulla ancora le ha fatte scomparire".

Tria spezza una lancia a favore del governo, affermando che "non si può legare la crescita italiana a ciò che ha fatto l'esecutivo: è necessario aspettare che le nostre riforme abbiano effetto". In ogni caso ribadisce che le non ci sarà più deficit e che le coperture per le clausole di salvaguardia saranno rinvenute nelle minori spese. Quanto alla Flat Tax, auspica che "ci sia" nella prossima Legge di stabilità, ma "è un problema di scelte politiche: se uno fa una cosa poi non fa altro".

Il numero uno del dicastero di Via XX Settembre parla anche dei tempi della Giustizia che definisce "troppo lunghi" e di Alitalia, affermando che nella compagnia aerea "lo Stato può entrare senza più perdite".

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