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Salone del Libro: Torino, città dell'editoria e della cultura

Dal 9 al 13 maggio. Intanto, nel 2018 il libro italiano si conferma la prima industria culturale del Paese e la quarta editoria in Europa. L'esclusione della editrice AltaForte

Cultura, Economia
Salone del Libro: Torino, città dell'editoria e della cultura
(Teleborsa) - Una vetrina dal respiro globale per accendere i riflettori sul mondo dell'editoria e della cultura: dal 9 al 13 maggio, a Torino si è alzato il sipario sulla 32sima Edizione del Salone Internazionale del Libro, diretto da Nicola Lagioia, nella cornice del Lingotto Fiere.


Con al centro dell'attenzione, suo malgrado, la polemica esplosa sulla presenza dello stand della casa editrice AltaForte di ispirazione dichiaratamente "fascista" del suo fondatore Francesco Polacchi (indagato dalla Procura di Torino appunto per apologia di fascismo) che ha pubblicato il libro-intervista del vice Premier, Ministro dell'Interno e Segretario della Lega Matteo Salvini ed "esclusa" dalla manifestazione la mattina stessa dell'apertura del Salone per l'intervento del Presidente di regione Piemonte, sergio Chiamparino e della Sindaca di Torino Chiara Appendino.

Il Salone Internazionale del Libro di Torino 2019 è un progetto di Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, e di MiBAC Centro per il libro e la lettura, Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, Italian Trade Agency ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Fondazione Sicilia e Fondazione con il Sud. Con il riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero dei beni e delle attività culturali.

IL TEMA: IL GIOCO DEL MONDO - Una edizione senza confini. La cultura non contempla frontiere o linee divisorie, la cultura i confini li salta. Supera divisioni, frantuma muri, balza dall’altra parte. Per creare. Come fa il lettore del “contro-romanzo” di Julio Cortázar, grande maestro del Novecento, libro sconfinato e invito alla ribellione, alla fuga e all’avventura, perché costruito in modo che chi legge possa scegliere dove andare attraverso le pagine, da leggere oppure scartare. È Il gioco del mondo, una delle opere più felici e influenti degli ultimi cinquant’anni, titolo e tema scelti per questa 32° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.

E non è un caso che il manifesto abbia come protagonista un bambino: è alle nuove generazioni che si rivolge il mondo della cultura, che guarda al futuro per cambiare il mondo. Un programma fitto di incontri, appuntamenti riservati ad addetti ai lavori ed eventi dedicati a semplici appassionati.

IL MERCATO DEL LIBRO IN ITALIA - Nel 2018 il libro italiano si conferma la prima industria culturale del Paese e la quarta editoria in Europa. Lo dicono i dati dell'Associazione Italiana Editori (AIE). Nel quadro di un generale rallentamento dell’economia nazionale fa segnare un -0,4% di fatturato, dopo il +5,8% del 2017, nei canali trade (librerie, grande distribuzione organizzata, store online compresa la stima di Amazon a cura dell'AIE).

La libreria resta il canale di vendita privilegiato dai lettori e dai giovani, intercettando il 69% degli acquirenti nel 2018. Cresce il peso delle librerie online, che rappresentano il 24% degli acquisti di libri (1 libro su 4 oggi si compera così; era il 3,5% nel 2007). La grande distribuzione copre il 7% delle vendite (era il 17,5% nel 2007, l’8,7% nel 2017). Cresce (anche se più debolmente rispetto agli anni 2010-2016) il mercato e-book, che ha raggiunto quota 67 milioni di euro.

Nel 2018 il 65,4% degli italiani (popolazione 14-75 anni, pari a 29,8 milioni di persone) ha letto almeno un libro nell’ultimo anno tra romanzi, saggi, gialli, fantasy, manuali e guide. I comportamenti di lettura si fanno sempre più articolati: legge solo libri di carta il 62% della popolazione, solo e-book e audiolibri l’8%, mentre per il restante 30% è indifferente il supporto di lettura.

Editoria, dal 2014 svanite oltre 200 imprese dal mercato - Negli ultimi cinque anni circa 200 imprese dell'editoria italiana sono sparite dal mercato. Il settore, che conta al suo interno circa 4000 operatori complessivi, nonostante da tempo stia attraversando una fase complicata di forte crisi, ha evidenziato nell'ultimo periodo qualche segnale incoraggiante che ne preannuncia la ripresa.

Lo dice la ricerca condotta da Unioncamere-InfoCamere proprio in occasione del Salone del Libro di Torino, che segnala in controtendenza una interessante crescita degli addetti e del fatturato.

Mobilità al Salone del Libro - Chi sceglie di raggiungere il Salone del Libro con autobus o metropolitana, potrà acquistare il biglietto anche all'uscita del padiglione 1, evitando così code alle biglietterie sotterranee. Inoltre, chi opta per il servizio TObike, ha diritto a uno sconto sul biglietto d'ingresso di due euro. I bus privati delle scuole potranno prenotare un parcheggio interno al Lingotto, vicino alle reception e biglietterie dell'Oval. Tutte queste iniziative nascono da "Il prossimo passo", un programma creato dal Board di Sostenibilità multi-stakeholder che mira a creare un Salone del Libro sostenibile.

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