(Teleborsa) - Per tentare di porre rimedio alla
grave carenza di forza lavoro con cui si confronta la nazione ormai da tempo, il Governo giapponese
esorta le aziende del Paese a mantenere in organico i propri impiegati
almeno fino a 70 anni di età. E proprio in quest'ottica, l'esecutivo guidato dal Premier
Shinzo Abe ha intenzione di fornire assistenza alle imprese che offrono occupazione ai pensionati, anche attraverso la formazione di nuove società, e tramite il lavoro freelance. "
Credo che sia necessario fornire una serie di opzioni al personale esperto, anche se in età avanzata", ha detto Abe, nel corso della sua partecipazione a un convegno sulle Politiche del Lavoro.
Allo stato attuale, infatti, assicurare una
forza lavorativa adeguata è considerata una
priorità assoluta per l'esecutivo conservatore, alle prese con le spese insostenibili dello stato sociale, sul quale continua a pesare, e non poco, un problema demografico senza soluzione.
In
Giappone, molte aziende fissano l'età della pensione a
60 anni, ma per legge gli impiegati possono continuare a lavorare fino a
65 anni di età, manifestandone volontà.