(Teleborsa) -
Temperature bollenti, non solo da un punto di vista metereologico:
ore caldissime anche per
l'esecutivo gialloverde che dopo le
tensioni in
campagna elettorale con tanto di
ultimatum pubblico lanciato ai leader di Lega e M5s dal
Presidente del Consiglio, si ritroveranno
faccia a faccia.
Nella giornata di oggi, lunedì 10 giugno o al più tardi domani - martedì -
comunque prima del Consiglio dei Ministri già convocato
alle 15.30 dell’11 giugno, è atteso il
vertice tra il Premier Giuseppe Conte e i suoi vice Salvini e Di Maio. Neanche a dirlo,
un vertice molto atteso, considerato un banco di prova per la verifica sullo stato di salute dell'esecutivo. Due appuntamenti che serviranno anche per trovare la quadra sulle misure da mettere in campo -
Decreto sicurezza bis, autonomia e flat tax -e rimettere in moto l'azione di Governo, rimasta
ingabbiata dalle divisioni interne ai gialloverdi. A fare da sfondo, la delicata trattativa con la
Commissione Ue, che ha richiamato il Governo a politiche di riduzione del debito e di messa in sicurezza dei conti pubblici, pronta ad avviare una
procedura di infrazione contro l'Italia.Nel frattempo, il Ministro dell’Economia Tria sceglie di giocare la carta del moderato ottimismo evitando di alzare il livello dello scontro. Sulla procedura e sul deficit
"abbiamo un negoziato e un dialogo con la Commissione Ue e sono sicuro che troveremo una soluzione perché il governo italiano è solito rispettare le regole di bilancio dell’Ue". Parole al miele quelle pronunciate dal Ministro a margine del
G20 finanziario di Fukuoka, in Giappone. Ma
Salvini e Di Maio, pur non alzando barricate, hanno già messo in chiaro che non intendono farsi
dettare l'agenda da Bruxelles, indicando la
riduzione delle tasse come priorità assoluta.