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TAV, pressing della UE su Italia e Francia: chiarimenti entro fine luglio

La Commissione Europea vuole sapere in fretta se si punta a un prolungamento del Grant agreement, il contratto di sovvenzione. In caso contrario, sarebbe pronta a "liberare" i fondi ancora non erogati e veicolarli su un altro progetto

Economia, Trasporti
TAV, pressing della UE su Italia e Francia: chiarimenti entro fine luglio
(Teleborsa) - Unione Europea in pressing su Italia e Francia: entro la fine luglio, Bruxelles attende chiarimenti su come i due Paesi intendono continuare il progetto TAV. I tecnici vogliono sapere cosa fare dei fondi promessi (circa 813 milioni di euro) per la realizzazione dell’opera, per sapere se destinarli ad oltre opere. E minacciano anche una possibile richiesta di restituzione della tranche già versata (120 milioni). Questo, secondo quanto riferisce l'Ansa da Bruxelles, è quanto la Commissaria UE responsabile per i Trasporti, Violeta Bulc, avrebbe riferito nel colloquio telefonico dei giorni scorsi con il Ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli.


Chiarezza e rapidità: due le parole chiave per la Commissione che dopo l'avviso di marzo è tornata alla carica, pronta a "liberare" i fondi ancora non erogati e veicolarli su un altro progetto. L'obiettivo, riporta ancora l'agenzia, è capire se si punta a un prolungamento del Grant agreement, il contratto di sovvenzione, visto che i lavori che, secondo la tabella di marcia, dovevano essere completati entro la fine dell’anno, non lo saranno.

Numeri alla mano, per la Torino-Lione, finora i fondi europei allocati (813 milioni) coprono circa il 40% del costo della prima parte delle opere previste. Di questi 120 sono già stati erogati, mentre l’esborso della restante parte è subordinato allo stato di avanzamento dei lavori, a partire dai bandi di gara. In assenza di una richiesta di proroga del Grant agreement, non solo non sarà versata la seconda tranche, con annessa richiesta di restituzione di quanto già erogato.
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