(Teleborsa) -
Sassoli è il nuovo Presidente del Parlamento Europeo. L'eurodeputato Pd è stato
eletto nella seconda votazione in seduta plenaria a Strasburgo,
con 345 voti a favore, superando di 11 voti la maggioranza necessaria di 334 voti. L'annuncio è stato proclamato da Antonio Tajani, il Presidente uscente. Un lungo applauso dell'aula ha salutato l'elezione.
Tra i partiti italiani,
solo il Pd ha sostenuto la candidatura del neo eletto mentre Forza italia ha preferito astenersi e Lega e Fratelli di Italia rivolgere la propria preferenza a Jean Zahradil di conservatori e Cr. Il movimento 5 stelle, pur non appoggiando il candidato del nostro Paese, ha invece lasciato libertà di coscienza.
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Tutti voi capirete la mia emozione in questo momento nell'assumere la presidenza del Parlamento UE. Ringrazio il presidente Tajani per il lavoro che ha svolto, per il suo grande impegno e la sua dedizione a questa istituzione", ha dichiarato
Sassoli prendendo la parola subito dopo l'annuncio dell'esito del voto.
"All
'Europa serve recuperare lo spirito dei padri fondatori
, coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell'ambiente. Rilanciare gli investimenti sostenibili", sottolinea subito dopo l'eroparlamentare Pd ribadendo la propria la volontà e l'impegno per "incrementare la parità di genere e favorire un maggior ruolo delle donne ai vertici dell'economia, della politica e del sociale".
Il nuovo Presidente entra poi a gamba tesa nel dibattito politico, ricordando
l'importanza dell'Unione Europea e il motivo per cui è stata creata. "Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l'antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia.
Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi".
"Voglio assicurare al Consiglio e alle Presidenze di turno la nostra
massima collaborazione e lo stesso rivolgo alla Commissione e al suo Presidente. Le
Istituzioni europee hanno la necessità di ripensarsi e di non essere considerate un intralcio alla costruzione di un'Europa più unita. Tramite il Presidente del Consiglio europeo voglio rivolgere anche un saluto, a nome di quest'Aula, ai Capi di Stato e di Governo", ha poi concludo Sassoli.