(Teleborsa) - La casa d'auto tedesca
Daimler ha annunciato il
primo trimestre in perdita degli ultimi 10 anni, penalizzata da voci di natura straordinaria.
Il secondo trimestre chiude con un
rosso di 1,2 miliardi di euro, dopo aver scontato
costi straordinari connessi con lo scandalo del Dieselgate e con i richiami di veicoli per complessiv
i 4,2 miliardi di euro. Questo risultato, ampiamente atteso, si confronta con gli 1,8 miliardi di utile archiviati nel pari periodo del 2018.
I
ricavi sono invece saliti del 5% a 42,7 miliardi di euro dai 40,8 miliardi dell'anno prima, a fronte di vendite di veicoli per 821.666 unità (erano 833 mila l'anno scorso).
L'Ebit sconta già gli oneri straordinari e chiude
in perdita per 1,6 miliardi. Daimler aveva già abbassato in precedenza le sue stime annunciando a inizio luglio una perdita operativa di 1,6 miliardi che è stata confermata oggi.
"Il nostro obiettivo per la seconda metà di quest'anno - ha affermato il Presidente del Board
Ola Kallenius - è migliorare le nostre prestazioni operative e la generazione di flussi di cassa. In generale, stiamo intensificando i programmi di performance a livello di Gruppo e rivedendo il nostro portafoglio prodotti con l'intento di salvaguardare il successo futuro. Allo stesso tempo, stiamo portando avanti costantemente la trasformazione della nostra azienda".