(Teleborsa) -
Alitalia migliora le sue
prestazioni operative, viene proclamata
regina di puntualità nei cieli europei e guadagna credito nella clientela, non solo quella fidelizzata.
I
conti restano
in rosso e la
cassa viene lentamente e inevitabilmente
erosa, ma la cosa non sorprende perché il
nuovo corso, che la
cordata guidata da FS dovrà avviare a
metà settembre, risponde proprio alla strategia di
ristrutturazione e rilancio. Le ottime performance operative rappresentano la buona promessa per l’inversione del trend della gestione economica.
Nelle ore in cui
si discute del futuro politico del Paese, la compagnia aerea viene risucchiata quasi inevitabilmente nel vortice delle
voci discordanti, facendo balenare la prospettiva di un
ridimensionamento della flotta e una
contrazione del network.
Dimenticando che i soggetti presenti nella cordata della Newco rispondono, ognuno per la sua parte, all'annunciato disegno di
efficientamento operativo. La
rinuncia alle rotte a cortissimo raggio, come la Roma-Napoli e Firenze-Roma, a favore del
treno AV appartiene all'irrinunciabile
progetto intermodale che guarda agli anni a venire. La concentrazione sullo
hub di Fiumicino e la volontà di privilegiare il
traffico business a Linate sono mosse note da tempo.
Resta da monitorare il
ruolo del partner industriale,
Delta Air Lines, chiamato in causa perché giochi un ruolo
rafforzativo delle capacità che Alitalia può mettere in campo, senza essere inquadrata a puro strumento di
feederaggio. Nessuno dei manager in campo accetterebbe una soluzione riduttiva e penalizzante, per la compagnia aerea e per il nostro Paese.