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Fondazione FS, tornano sui binari le ALe 601 per anni "pilastro" dei collegamenti rapidi

Elettromotrici e rimorchiate che dagli anni '60 formarono a lungo diversi dei più prestigiosi treni rapidi della rete ferroviaria nazionale precursori dell' Alta Velocità

Economia, Trasporti, Turismo
Fondazione FS, tornano sui binari le ALe 601 per anni "pilastro" dei collegamenti rapidi
(Teleborsa) - "Nuova vita" anche per le celebri elettromotrici veloci ALe 601 che tornano sui binari. Presto sarà, infatti, aggiudicata la gara per l’intervento di recupero di un complesso di ben quattro elettromotrici e rimorchi appartenenti appunto al Gruppo ALe 601/Le 480 e inserite nel parco storico della Fondazione FS. Gli interventi riguarderanno revisione generale, recupero decoro/funzionalità e upgrade tecnologico di ultima generazione di un complesso che dagli anni '60 hanno rappresentato a lungo il punto di forza dei servizi ferroviari nazionali affidati ai principali treni rapidi della rete Fs.

Come, ad esempio, la coppia di superrapidi non stop Roma-Milano-Roma che coprivano ogni giorno i 632 chilometri di ciascuna tratta nell'allora tempo record di 5 ore e 30 minuti. Le ALe 601 correvano anche da Trieste e Bolzano alla Sicilia in composizione a famosi convogli di sola 1 classe con prenotazione obbligatoria e accurato servizio ristorante, come il "Marco Polo" e il "Peloritano". Quando i treni di prestigio avevano ciascuno il suo nome.

La revisione generale comprende tutti gli interventi volti a garantire l’assoluta sicurezza in esercizio del convoglio. A cominciare dalla verifica e dall'aggiornamento degli impianti pneumatico, elettrico, idraulico, delle porte, dei circuiti di trazione e repulsione. In questo contesto è prevista la sostituzione delle componenti obsolete con altrettanti elementi di ultima generazione, preservando la storicità del mezzo. Stessi accurati interventi per la "cassa", che verrà completamente ristrutturata dopo tanti anni di abbandono e verniciata secondo i colori originali verde magnolia/grigio nebbia.

Le operazioni di restauro interesseranno anche gli interni: le "sedute", ovvero le poltrone, saranno completamente riconfezionate con nuovi velluti di alta qualità, i rivestimenti interni sostituiti e i pavimenti ricostruiti e rivestiti con nuovi tessuti.

Sono previsti, infine, ulteriori migliorie e modifiche, a partire dalla componentistica ferroviaria, ormai obsoleta, un nuovo impianto di climatizzazione, di illuminazione a LED e l'installazione di moderni sistemi di sicurezza ferroviari, come l’SCMT (Sistema Controllo Marcia Treno). Per i viaggiatori saranno poi disponibili prese elettriche di ricarica al posto, come sulle moderne "Frecce" AV, nonché la connessione internet WIFI e impianto di "sonorizzazione" in tutti gli ambienti per diffondere messaggi informativi ai passeggeri nelle diverse lingue estere più diffuse. Tra cui la descrizione dei paesaggi e delle località che il convoglio sta attraversando.

Una volta restaurato e rimesso in condizioni di "esercizio", il complesso di quattro elementi ALe 601/Le 480 entrerà a far parte della speciale sezione "viaggiante" della Fondazione Ferrovie dello Stato ideata dal suo Direttore Generale Luigi Francesco Cantamessa Armati e dedicata agli "elettrotreni storici" insieme a "Il Settebello", "l'Arlecchino" e i "Pendolini" ETR 401 e 450.
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