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Istat, prezzi produzione in calo ad agosto

Flessione condizionata anche questo mese dalla caduta delle quotazioni del settore energetico

Economia, Macroeconomia
Istat, prezzi produzione in calo ad agosto
(Teleborsa) - "Il progressivo ridimensionamento della crescita tendenziale dei prezzi dell’industria, iniziato a novembre 2018, segna ad agosto 2019 la seconda variazione negativa, condizionata anche questo mese dalla flessione dei prezzi del settore energetico. Per lo stesso mese si evidenzia una contenuta flessione congiunturale determinata dal mercato interno. Nelle costruzioni prosegue la dinamica tendenziale negativa cui si associa anche una flessione congiunturale dopo tre mesi di variazioni positive".



E' la fotografia scattata dall'Istat sull'andamento dei prezzi alla produzione in Italia che stima per il mese di agosto una diminuzione congiunturale dell’indice dei prezzi alla produzione dell’industria dello 0,4%, mentre, su base annua, la flessione è più ampia (-1,4%).

Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,5% rispetto a luglio e del 2,1% su base annua. Al netto del comparto energetico, la variazione congiunturale registra un incremento dello 0,2%, quella tendenziale un incremento dello 0,5%.

Sul mercato estero i prezzi alla produzione dell’industria rimangono invariati rispetto a luglio, risultato di una variazione nulla per entrambe le aree. Su base annua si registra un aumento dello 0,2% (+0,1% area euro, +0,2% area non euro).

Nel trimestre giugno-agosto 2019 si stima una flessione congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria (-0,9%). Dall'inizio del 2019 si rileva una crescita tendenziale dell’1,5%; la dinamica dei prezzi è più sostenuta sul mercato interno (+1,8%) rispetto a quello estero (+0,5%).

Nel mese di agosto, per il mercato interno le variazioni tendenziali positive più significative si registrano nel settore dei prodotti farmaceutici e in quello dei mezzi di trasporto (per entrambi la variazione è del +2,2%).

Per il mercato estero, area euro, l'Istat segnala variazioni tendenziali positive nei settori dei computer e prodotti di elettronica (+1,9%) e dei prodotti chimici (+1,0%) mentre, per l’area non euro, nel settore dei computer e prodotti di elettronica e quello della riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (entrambi +2,3%). Per quanto riguarda i prodotti petroliferi raffinati, si rilevano variazioni negative su base annua sia per il mercato interno (-7,4%) sia per il mercato estero (area euro -4,9%, area non euro -10,8%).
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